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Crimini dei potenti, Ciotti: "Possiamo cambiare"

Crimini dei potenti, Ciotti: "Possiamo cambiare"

Le élite spesso seguono logiche mafioseggianti. I cittadini credono di non riuscire a rimediare e invece ne hanno il potere: bastano più consapevolezza e disgusto, e meno ammirazione

Luigi Ciotti

Luigi CiottiDirettore editoriale lavialibera

L'ex ministra della Giustizia Marta Cartabia interviene a un incontro sulla giustizia riparativa al palagiustizia di Brescia. Filippo Venezia/Ansa

Accogliente e in ascolto: la giustizia riparativa

La giustizia penale tende a escludere il reo e a non ascoltare la vittima. Quella riparativa può essere un modello complementare. L'intervento di Grazia Mannozzi dal convegno organizzato da Libera, "Per una giustizia che accoglie e ascolta"

Grazia Mannozzi

Grazia MannozziProfessore ordinario di Diritto penale

Margherita Asta e Marisa Fiorani all'incontro di Milano sulla giustizia riparativa

Mafia, prime esperienze di giustizia riparativa

Dal senso di colpa al senso di giustizia: Margherita Asta ha stretto la mano a uno dei mafiosi che a Pizzolungo, in Sicilia, azionò l'autobomba che uccise la mamma e i suoi fratellini gemelli. Marisa Fiorani è la madre di Marcella Di Levrano, …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Carlo Alberto dalla Chiesa ed Emanuela Setti Carraro nel giorno del loro matrimonio, il 12 luglio 1982/Ansa

Giustizia riparativa, Setti Carraro: "Il perdono vale di più"

Il fratello di Emanuela – uccisa dalla mafia nel 1982 insieme al marito, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa – racconta il viaggio interiore intrapreso dopo la morte della sorella, nella convinzione che un cambiamento, sia nei parenti delle …

Paolo Setti Carraro

Paolo Setti CarraroMedico e familiare di vittima di mafia

Demetrio Quattrone. Foto da Vivi, il portale di Libera dedicato alla memoria delle vittime innocenti delle mafie

Demetrio Quattrone, cittadino non comune vittima della 'ndrangheta

Un gruppo di studenti ripercorre la storia dell'ispettore del lavoro ucciso nel 1991 dalla 'ndrangheta. Si era laureato al Politecnico di Torino ed era tornato a Reggio Calabria per lavorare, spinto da un insaziabile bisogno di giustizia

Presidio Tina Motoc

Presidio Tina MotocPresidio universitario di Libera a Torino

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