Le mafie, organizzazioni criminali che condizionano la vita democratica di Paesi e comunità attraverso violenza e reti di relazioni, sono presenti in Italia da più di 150 anni. La loro storia è speculare a quella di chi vi si oppone a vario titolo: dai contadini dei Fasci siciliani, ai più recenti movimenti e associazioni antimafia, senza dimenticare il lavoro di singoli, donne e uomini delle istituzioni, giornalisti, politici, studiosi, sindacalisti, imprenditori che nel corso dei decenni hanno denunciato e contrastato il potere mafioso anche a costo della loro vita.
Figura carismatica della rete di Libera in Sicilia, nel 2009, contribuì al ritrovamento dei resti dello zio, sindacalista ucciso da Cosa nostra nel 1948 per aver lottato a fianco dei braccianti
I pentiti di mafia, criminali che scelgono di collaborare con la giustizia, ottengono in cambio uno sconto di pena e altri benefici. Quando escono dal carcere, a volte con una nuova identità, sono inseriti in programmi speciali che prevedono …
In occasione di Contromafie in Calabria, il messaggio di Maria Teresa, ex moglie di un mafioso che ha voluto lasciare una famiglia della 'ndrangheta per dare un futuro migliore a se stessa e ai suoi figli: "Donne, ribellatevi alle mafie"
16 ultras, tra cui Andrea Beretta, Marco Ferdico e i fratelli Lucci, in carcere e 2 ai domiciliari al termine dell'operazione di polizia e guardia di finanza contro i capi ultras di Inter e Milan, indagati per gli affari illeciti che ruotano intorno …
In recent years, many European States have adopted regulations allowing the transfer of properties coming from illicit activities to civil society organizations and local authorities for social purposes. Yet, bureaucratic and economic obstacles …
Giustizia e beni comuni, costituzionalismo globale e umanesimo penale, collaborazione internazionale e progetti di riuso sociale dei beni confiscati sono alcuni dei temi discussi al convegno internazionale organizzato da Libera e la Pontificia …
La repressione si impara a dodici anni, dati inediti mostrano un'impennata delle misure punitive contro i minori. Ciotti: "Una retromarcia decisa e spericolata"