2024- numero 29

Tutti dentro

Record di presenze negli istituti penali e di provvedimenti di pubblica sicurezza: dall’entrata in vigore del decreto Caivano, i dati mostrano un’impennata nelle misure punitive nei confronti dei minori. Il dossier di questo numero, realizzato in collaborazione con l’associazione Antigone, restituisce una fotografia allarmante dello stato della giustizia minorile. Le condizioni negli istituti penali, dove finiscono anche ragazzi con problemi psichiatrici e dipendenze e minori stranieri non accompagnati, si stanno avvicinando sempre più a quelle delle carceri per adulti: sovraffollamento, rivolte, attività che chiudono, interventi dei volontari sempre più difficili. “Una retromarcia decisa e spericolata”, denuncia nel suo editoriale Luigi Ciotti, secondo cui la strada maestra è “prevenire il disagio giovanile investendo nell’istruzione e nel benessere materiale, fisico e morale”. 

L’infografica contiene dati inediti sull’applicazione dei daspo e di altri provvedimenti di pubblica sicurezza, che lavialibera ha ottenuto dal ministero dell’Interno attraverso una richiesta di accesso civico. Nell’ultimo anno, i provvedimenti destinati ai minori sono più che raddoppiati. L’aumento più significativo riguarda il daspo, nato come strumento contro tifo violento e progressivamente esteso per allontanare i ragazzi ritenuti pericolosi. Sulla popolazione complessiva, l’applicazione di questa misura è cresciuta dell’800 per cento in meno di sette anni. Per quanto riguarda i minori, l’aumento è di 70 volte.

L’intervista con il presente è con Atef Abu Saif, scrittore ed ex ministro della cultura palestinese, che racconta i tre mesi trascorsi sotto le bombe a Gaza e denuncia il silenzio dell’Occidente. 

Nella sezione storie trovate una serie di articoli sull’abusivismo edilizio realizzata in collaborazione con La Nuova Ecologia, la rivista di Legambiente, il racconto dell’incontro sui beni confiscati voluto da papa Francesco e un reportage dal porto di Augusta (Siracusa), dove il barcone della più grande strage di migranti del Mediterraneo, che sarebbe dovuto diventare un monumento, giace abbandonato da anni.

Infine, la rubrica Generazione Z porta la firma di Manuela, che racconta la sua esperienza con il disturbo alimentare: “È parte di me, ma io sono molto di più”. Ai problemi degli adolescenti è dedicata anche la graphic story, realizzata per noi dagli allievi della Scuola Comics di Torino.

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