Mafie

Mafie è il nome comunemente dato ad alcune organizzazioni criminali nate nel meridione d’Italia alla fine dell’Ottocento. Sono riconosciute come mafie storiche la Cosa nostra siciliana, la ‘ndrangheta calabrese e la camorra campana, cui è stata aggiunta in tempi più recenti la Sacra corona unita pugliese. 

Le mafie riescono a controllare, in modo più o meno invasivo, il contesto in cui si inseriscono soprattutto grazie al loro carattere violento e alla capacità di creare e sfruttare un’ampia rete di relazioni. Attraverso queste modalità le mafie storiche si sono riprodotte, nel corso degli anni, anche nel Settentrione d’Italia e in altre parti del mondo. 

Nel 1982, con l’introduzione dell’articolo 416 bis del codice penale, l’associazione di tipo mafioso è stata riconosciuta come reato. La norma definisce mafiosa qualunque organizzazione che utilizza la “forza di intimidazione” per controllare attività legali (come appalti e concessioni pubbliche) e illegali (come traffico di droga ed estorsioni) o alterare il libero esercizio del voto. Secondo la norma, la forza di intimidazione di questi gruppi si esprime principalmente nell’“assoggettamento” provocato nei confronti di chi non ne fa parte e nell’“omertà” che ne deriva.

A partire dagli anni Novanta, in Italia, sono state incriminate per mafia anche organizzazioni diverse dalle mafie storiche, sia italiane che straniere, come la Mala del Brenta, alcune formazioni romane, e diversi gruppi di origine cinese, nigeriana e rumena.

Napoli, 22 aprile 2017. Un'immagine interna della sede massonica del Grande Oriente d'Italia nella galleria Umberto I (Ciro Fusco/Ansa)

Obbedienze massoniche aperte ai mafiosi

La commissione antimafia guidata da Rosy Bindi ha indagato i rapporti tra mafie e massoneria, suscitando le proteste delle logge italiane, per le quali era una "caccia alle streghe"

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

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Strage di San Marco in Lamis, per la verità fondamentali i pentiti

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La corte di Appello di Bari ha confermato la condanna all'ergastolo per Giovanni Caterino, unico imputato per la strage di San Marco in Lamis, in cui morirono il boss Mario Luciano Romito e due agricoltori innocenti: Luigi e Aurelio Luciani. Nella …

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo (C. Fusco/Ansa)

Melillo: "Tra mafie e mondo cyber, relazioni profonde"

Lo dice il procuratore nazionale antimafia a lavialibera, avvertendo: "Le mafie si servono di soggetti con competenze informatiche, che sono ormai diventati parte integrante delle organizzazioni e hanno il compito di garantirne l'impunità, …

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

12 December 2000. From left, the Deputy Secretary of the United Nations, Pino Arlacchi, the Secretary General Kofi Annan, the Mayor of Palermo Leoluca Orlando and Mrs. Nene Annan at the conference on transnational crime (Ansa)

The fight against transnational organized crime, an urgent matter

The United Nations Convention introduced in Palermo in 2000 marked a change of strategy in the fight against organized crime as it contained provisions to homogenize the worldwide repression of Mafia-type crimes

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro si aprono partite importanti

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Dopo la cattura dell'ultimo boss stragista, bisognerà smantellare la rete di connivenze, capire i cambiamenti di Cosa nostra, tutelare gli strumenti della lotta antimafia e confidare in quella parte di siciliani che, come Peppino Impastato, si …

Umberto Santino

Umberto SantinoFondatore Centro siciliano "Peppino Impastato"

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