Mafie

La mafia, termine comunemente associato ad alcune organizzazioni criminali nate in Italia, indica un fenomeno storico e delinquenziale complesso e articolato. Sono riconosciute come mafie storiche Cosa nostra siciliana, la ‘ndrangheta calabrese e la camorra campana, alle quali è stata aggiunta di recente la Sacra corona unita pugliese e poi le mafie foggiane.

Dal punto di vista normativo, con l’introduzione dell’articolo 416 bis del codice penale (avvenuta nel 1982), la mafia è stata riconosciuta per la prima volta come un reato (associazione a delinquere di tipo mafioso). L’articolo del codice penale stabilisce che si deve considerare mafiosa qualunque organizzazione che utilizza la “forza di intimidazione” per controllare attività legali (come appalti e concessioni pubbliche) e illegali (come traffico di droga, estorsioni e altro) o alterare il libero esercizio del voto. Secondo la norma, la forza di intimidazione di questi gruppi si esprime soprattutto nell’“assoggettamento” provocato nei confronti di chi non ne fa parte e nell’“omertà” che ne deriva.

(Breve) Storia della mafia

Il termine mafia ha origini non facilmente individuabili e il suo significato originario è ancora molto discusso. Tuttavia, è comunemente accettato che, come camorra, sia un termine nato nel meridione d’Italia alla fine dell’Ottocento per descrivere organizzazioni di potere extra statale e codici subculturali con caratteristiche specifiche.

Mafie in Italia

La storia della mafia in Italia si avvia con la nascita e lo sviluppo storico di organizzazioni di potere illegale, in grado di dialogare con gli apparati ufficiali e il mondo economico, a partire dalla fine dell’Ottocento. Dopo un consolidamento nei territori d’origine, il secondo dopoguerra assiste alla prima espansione delle mafie storiche dal Meridione ad alcune aree del Nord del paese. Dalla protezione degli interessi dei grandi proprietari agricoli del Sicilia, alle forme di potere esercitate nei quartieri popolari di Napoli, dalle campagne della Calabria alle città del Nord America, queste organizzazioni hanno progressivamente ampliato la sfera delle loro attività legali e illegali, come i contrabbandi di sigarette, il racket sulle attività commerciali, i traffici di droga. Queste organizzazioni hanno influenzato profondamente la società, attraverso accordi di corruzione, scambi a vario livello, periodi di “trattative” e di scontro frontale con le istituzioni statali, come dimostrano la stagione delle stragi e le uccisioni di sindacalisti, politici, magistrati e uomini delle forze di polizia.

Mafie nel mondo

Oltre ai confini italiani, le mafie italiane hanno trovato terreno fertile in altre aree del mondo, stringendo accordi anche con altre organizzazioni criminali a livello globale. Organizzazioni come i clan latino-americani, la mafia cinese, la mafia russa, la mafia africana e la mafia albanese sono diventati interlocutori significativi in questo contesto.

Struttura e organizzazione della mafia

Le mafie assumono forme organizzative differenziate, in evoluzione nel tempo. Possono avere una matrice familiare o meno, concedere diversi gradi di autonomia ai propri membri, annoverare complicità più o meno significative di alcune figure femminili. In ogni caso, per la tutela degli interessi del gruppo e dei suoi segreti, si dotano il più delle volte di strutture gerarchiche ben definite, con boss mafiosi o capi mafiosi, che guidano l'organizzazione e gestiscono le informazioni più importanti, e soggetti con ruoli, competenze e conoscenze via via più marginali e limitate. Queste organizzazioni criminali si caratterizzano per il loro carattere violento e per la capacità di gestire complesse reti di relazioni e di scambio anche con esponenti di politica, imprenditoria, forze dell’ordine e magistratura. Proprio la capacità di dialogo con altre forme di potere e la gestione di forme più o meno ampie di consenso nella società caratterizzano le mafie rispetto a tutte le altre forme di crimine organizzato.

Mafia e antimafia

A ogni azione corrisponde una reazione e all’azione della mafia corrisponde l’esistenza di un articolato mondo di antimafia, che può essere intesa sia come l’opera delle istituzioni coinvolte nel contrasto alla criminalità, sia come il ruolo svolto nel corso dei decenni da cittadini, gruppi e associazioni, che rappresentano la cosiddetta antimafia sociale, composta dai movimenti contadini (in origine), dai sindacati e ancora dall’opera di alcuni esponenti della chiesa cattolica e associazioni civiche che si sono via via sviluppate nel tempo, come la rete Libera o Addiopizzo.

La mafia nella cultura popolare (film, libri, musica)

La mafia è stata ampiamente rappresentata nella cultura popolare attraverso film, libri, musica e altre forme d'arte. Opere come "Il Padrino" e "Gomorra" hanno contribuito a definire l'immagine delle mafie, mentre figure come Falcone e Borsellino sono diventate simboli internazionali della lotta contro il crimine organizzato. Tutto ciò ha contribuito a costruire un immaginario sul tema e a mantenere vivo l'interesse del pubblico per le mafie e il fenomeno della criminalità organizzata.

A corridor of the Lorusso and Cutugno prison in Turin. Photo by Marco Panzarella

Life imprisonment, the slap of remorse

Prison must be an open place, argues former inmate Carmelo Musumeci after almost 25 years of hostile life imprisonment and three degrees: 'You cannot change by being locked in a room, without ever seeing or meeting anyone. Guilt is 'the worst …

Gabriele Cruciata

Gabriele CruciataGiornalista

Corleone (Pa), 24 maggio 2012. Placido Rizzotto saluta il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante i funerali dello zio sindacalista. Foto di P. Giandotti/Ansa

È morto Placido Rizzotto, il nipote del sindacalista ucciso dalla mafia

Figura carismatica della rete di Libera in Sicilia, nel 2009, contribuì al ritrovamento dei resti dello zio, sindacalista ucciso da Cosa nostra nel 1948 per aver lottato a fianco dei braccianti

Redazione <br> lavialibera

Redazione
lavialibera

Foto di Toa Heftiba/Unsplash

La giustizia restaurativa fa bene alla comunità

La giustizia restaurativa mette al centro i bisogni della vittima, di chi ha infranto le regole e della società. Intraprendere un percorso di questo tipo significa andare oltre la logica penale e retributiva

Paolo Setti Carraro

Paolo Setti CarraroMedico e familiare di vittima di mafia

Milano, in una foto d'archivio Carmine Gallo, ex ispettore della polizia di Stato, coinvolto nell'inchiesta sulla Equalize (Sergio Pontoriero/Ansa)

Equalize, gli "spioni" scoperti indagando sul crimine organizzato

Nell'estate 2022, seguendo un esponente della criminalità organizzata lombarda, gli investigatori arrivano a Carmine Gallo, ex ispettore di polizia e amministratore delegato di Equalize. La società di investigatori privati finisce così nel mirino …

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

Dietro l'omicidio Agostino, Cosa nostra, servizi e destra eversiva

Dietro l'omicidio Agostino, Cosa nostra, servizi e destra eversiva

La Corte d'Assise di Palermo ha condannato all'ergastolo il boss Gaetano Scotto, ritenuto insieme a Nino Madonia colpevole dell'uccisione dell'agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. Il poliziotto indagava sulle attività di …

Rino Giacalone

Rino GiacaloneGiornalista e direttore di Alqamah.it

Articolo solo per iscritti

Contro il buio che avanza

Fatti, numeri, storie, inchieste, opinioni, reportage.
Per rimettere in gioco un futuro che sembra già scritto

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar

Ogni terza domenica del mese, CapoMondi, la rassegna stampa estera a cura di Libera Internazionale