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Aggiornato il giorno 23 settembre 2025
Sono 651 gli articoli e le inchieste che Giancarlo ha scritto con la sua Olivetti M80, tantissimi per un ragazzo di 26 anni. Sono tra le poche cose che ci restano di lui e che oggi ci guidano e ispirano. Giancarlo è uno zio che non abbiamo mai conosciuto, incontrato solo nelle fotografie che erano a casa dei nonni, nei racconti di papà, nel film Fortapàsc di Marco Risi. Il resto è frutto della nostra immaginazione. Non lo abbiamo mai potuto chiamare zio, lo chiamiamo solo Giancarlo. È sempre stato presente nelle nostre vite in tanti modi diversi e ci è sempre mancato nell’unico modo che la morte ammette.
"La traiettoria delle nostre attività è tracciata dagli articoli di Giancarlo e dalla sua passione per il giornalismo. Lo scopo è ricordare un giovane giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, e con lui tutte le vittime innocenti, ma anche tutelare la libertà di stampa e i giornalisti minacciati"
Quando siamo diventati abbastanza grandi per poter trasformare quel dolore privato in impegno che semina e costruisce storie e legami, abbiamo accolto l’invito della nostra famiglia a creare la Fondazione Giancarlo Siani. La traiettoria delle nostre attività è tracciata dagli articoli di Giancarlo e dalla sua passione per il giornalismo, la destinazione dei nostri interventi supera di gran lunga i confini della nostra città e ci spinge a incontrare tantissimi studenti in tutta Italia. Lo scopo è ricordare un giovane giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, e con lui tutte le vittime innocenti, ma anche tutelare la libertà di stampa e i giornalisti minacciati.
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Nella Fondazione mettiamo fantasia, impegno e passione, sulla nostra strada incontriamo spesso nuovi compagni di viaggio con i quali realizziamo piccoli e grandi sogni: dalla nuova Sala della Mehari, al biglietto del treno a nome di Giancarlo per far arrivare la sua macchina da scrivere a Bologna; e ancora, una raccolta di favole per bambini e le tantissime opere, murales, scuole a lui dedicate o che portano il suo nome. Ogni anno curiamo il premio Siani e la giuria è composta dagli studenti che, dopo aver letto i libri in concorso, decretano il vincitore. Tanti progetti stanno arrivando, altri sono nel cassetto e aspettano solo il momento giusto per diventare realtà. A volte va tutto bene, altre volte no, ma continuiamo e andiamo avanti tutti i giorni, nonostante tutto, come il bene che si prova per una persona della propria famiglia, immenso, tutti i giorni. Per sempre.
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