Mafie ● Resistenze Mafie ● Resistenze

Le mafie, organizzazioni criminali che condizionano la vita democratica di Paesi e comunità attraverso violenza e reti di relazioni, sono presenti in Italia da più di 150 anni. La loro storia è speculare a quella di chi vi si oppone a vario titolo: dai contadini dei Fasci siciliani, ai più recenti movimenti e associazioni antimafia, senza dimenticare il lavoro di singoli, donne e uomini delle istituzioni, giornalisti, politici, studiosi, sindacalisti, imprenditori che nel corso dei decenni hanno denunciato e contrastato il potere mafioso anche a costo della loro vita.

Roma, 21 marzo 2024. Don Luigi Ciotti interviene dal palco della manifestazione in memoria delle vittime innocenti delle mafie

Ciotti in Antimafia chiede "una mossa in più" in difesa delle donne

Intervenuto davanti alla commissione antimafia a proposito del protocollo "Liberi di scegliere", il fondatore di Gruppo Abele e Libera ha spronato i politici, chiedendo di mettere da parte le divisioni e gli attacchi

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Corleone (Pa), 24 maggio 2012. Placido Rizzotto saluta il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante i funerali dello zio sindacalista. Foto di P. Giandotti/Ansa

È morto Placido Rizzotto, il nipote del sindacalista ucciso dalla mafia

Figura carismatica della rete di Libera in Sicilia, nel 2009, contribuì al ritrovamento dei resti dello zio, sindacalista ucciso da Cosa nostra nel 1948 per aver lottato a fianco dei braccianti

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Il sindaco di Pagani Marcello Torre, ucciso dalla camorra l'11 dicembre 1980

A lavialibera il premio alla memoria di Marcello Torre 2024

Alla rivista di Libera e Gruppo Abele il riconoscimento dedicato alla memoria di Marcello Torre, sindaco di Pagani e uomo giusto ucciso dalla camorra nel 1980

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Dal crimine alla comunità: il riuso sociale dei beni confiscati avanza in Europa

Dal crimine alla comunità: il riuso sociale dei beni confiscati avanza in Europa

Ispirandosi all'Italia, diversi Paesi europei cercano di dare nuova vita a edifici, terreni, perfino barche appartenute a mafiosi o narcotrafficanti. Ma gli ostacoli economici e burocratici sono ancora molti. Un reportage tra Italia, Spagna e Romania

Natalie Sclippa

Natalie SclippaRedattrice lavialibera

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

Perugia, 9 settembre 1996. Tommaso Buscetta (di spalle a destra) durante la sua deposizione al processo Pecorelli, nell'aula bunker del carcere di Capanne. Foto di S. Medici/Ansa

I collaboratori di giustizia e il "contratto" con lo Stato

I pentiti di mafia, criminali che scelgono di collaborare con la giustizia, ottengono in cambio uno sconto di pena e altri benefici. Quando escono dal carcere, a volte con una nuova identità, sono inseriti in programmi speciali che prevedono …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

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