Le mafie, organizzazioni criminali che condizionano la vita democratica di Paesi e comunità attraverso violenza e reti di relazioni, sono presenti in Italia da più di 150 anni. La loro storia è speculare a quella di chi vi si oppone a vario titolo: dai contadini dei Fasci siciliani, ai più recenti movimenti e associazioni antimafia, senza dimenticare il lavoro di singoli, donne e uomini delle istituzioni, giornalisti, politici, studiosi, sindacalisti, imprenditori che nel corso dei decenni hanno denunciato e contrastato il potere mafioso anche a costo della loro vita.
Ergastolo per Raul Esteban Calderon, ritenuto il killer di Fabrizio Piscitelli, l'ex capo ultras della Lazio invischiato in traffici di cocaina. L'avvocato Tiziana Siano rappresenta la madre e la sorella: "Si aspettano che sia riconosciuta …
Dal comune che ha dato il nome al clan di Riina è partita la raccolta firme per il riutilizzo dei beni confiscati. Lo racconta il sindaco di allora Pippo Cipriani
"Era un periodo di grande attivismo. La nascita di Libera è stata una parte essenziale e creativa", ricorda Franco Passuello, ex presidente delle Acli
Il progetto Liberi di scegliere permette a minori e madri di allontanarsi dalle famiglie criminali e ricominciare una nuova vita lontano dai contesti mafiosi. Adesso serve una legge
Sostenere le associazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e ambientali, promuovere l'uso sociale dei beni confiscati e denunciare la violenza delle mafie sono alcuni impegni di Libera a livello internazionale
Il nome e il marchio di Libera sono un'idea di Elisabetta Ognibene, storica grafica dell'associazione. Abbiamo ripercorso con lei le tappe fondamentali di questa storia trentennale