Le mafie, organizzazioni criminali che condizionano la vita democratica di Paesi e comunità attraverso violenza e reti di relazioni, sono presenti in Italia da più di 150 anni. La loro storia è speculare a quella di chi vi si oppone a vario titolo: dai contadini dei Fasci siciliani, ai più recenti movimenti e associazioni antimafia, senza dimenticare il lavoro di singoli, donne e uomini delle istituzioni, giornalisti, politici, studiosi, sindacalisti, imprenditori che nel corso dei decenni hanno denunciato e contrastato il potere mafioso anche a costo della loro vita.
Il 23 dicembre 1984 un'esplosione sul treno Napoli-Milano uccise 16 persone. La giustizia ha condannato Cosa nostra e accertato le responsabilità di altri "poteri forti", le cui identità sono ancora senza nome
Intervenuto davanti alla commissione antimafia a proposito del protocollo "Liberi di scegliere", il fondatore di Gruppo Abele e Libera ha spronato i politici, chiedendo di mettere da parte le divisioni e gli attacchi
Figura carismatica della rete di Libera in Sicilia, nel 2009, contribuì al ritrovamento dei resti dello zio, sindacalista ucciso da Cosa nostra nel 1948 per aver lottato a fianco dei braccianti
Alla rivista di Libera e Gruppo Abele il riconoscimento dedicato alla memoria di Marcello Torre, sindaco di Pagani e uomo giusto ucciso dalla camorra nel 1980
Ispirandosi all'Italia, diversi Paesi europei cercano di dare nuova vita a edifici, terreni, perfino barche appartenute a mafiosi o narcotrafficanti. Ma gli ostacoli economici e burocratici sono ancora molti. Un reportage tra Italia, Spagna e Romania
I pentiti di mafia, criminali che scelgono di collaborare con la giustizia, ottengono in cambio uno sconto di pena e altri benefici. Quando escono dal carcere, a volte con una nuova identità, sono inseriti in programmi speciali che prevedono …
La repressione si impara a dodici anni, dati inediti mostrano un'impennata delle misure punitive contro i minori. Ciotti: "Una retromarcia decisa e spericolata"