Nisida, Maggio 2021. Ragazzi cenano nel refettorio. Foto. Yarin Trotta del Vecchio
Nisida, Maggio 2021. Ragazzi cenano nel refettorio. Foto. Yarin Trotta del Vecchio

Milano. Don Claudio Burgio: "Senza possibilità, i ragazzi tornano a delinquere"

Per il cappellano dell'ipm Beccaria "è innegabile che nelle carceri ci sia un clima violento, ma stiamo cercando di ritrovare un equilibrio"

Martina Cataldo

Martina CataldoCollaboratrice lavialibera

31 ottobre 2024

Fondatore dell’associazione Kayrós di Milano, che dal 2000 gestisce l’omonima comunità di accoglienza per minori, e cappellano dell’ipm Cesare Beccaria, don Burgio da anni conosce da vicino le condizioni di vita dei giovani autori di reati. 

Daspo. La repressione si impara a dodici anni 

Don Burgio, come è cambiata la vita nell'ipm negli ultimi mesi?

È arrivata un’ondata di minori stranieri non accompagnati alla quale eravamo impreparati. Strutturare progetti con loro è difficile: arrivano da contesti traumatici e hanno alle spalle diversi mesi di clandestinità e vita in strada. Spesso sono analfabeti e con problemi di tossicodipendenza. L’unica cosa che vogliono, brutalmente, sono i soldi. Poi la situazione al Beccaria è più complessa che altrove, anche per la vicenda delle violenze sui detenuti.

A proposito, si è chiesto come mai nessuna delle vittime si fosse confidato con lei?

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