
Il forum sull'eredità olimpica di Milano-Cortina 2026 non è mai entrato in funzione

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

31 luglio 2025
Ci avevano provato nel decreto Sport. Un emendamento voleva prorogare fino al 2033 l’operatività della Società Milano-Cortina (Simico), che deve realizzare le infrastrutture legate ai Giochi invernali del 2026, ma il presidente Sergio Mattarella lo ha bloccato. Ora ci ritentano con un altro provvedimento d’urgenza, il decreto Economia, su cui il governo ha posto la fiducia, approvata stamattina con 97 voti favorevoli, 66 contrari e un'astensione. Ora il testo passerà alla Camera dei deputati.
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La proroga, inserita ancora in un emendamento promosso dalla Lega, dovrebbe servire per realizzare tutte le opere da terminare dopo i Giochi. L’attività di Simico dovrebbe terminare alla fine del dicembre 2026, ma il testo prevede che Simico possa “essere prorogata” nelle sue funzioni “per la realizzazione di infrastrutture inserite nel Piano complessivo delle opere olimpiche”: "Fin dall’inizio – ha spiegato il senatore della Lega Roberto Marti –, il Piano olimpico prevedeva una durata degli interventi fino al 2033, dunque la norma non fa che allinearsi".
Secondo le opposizioni, prolungando la vita della società, la Lega vuole trasformare Simico in un “poltronificio”. “Si tratta di brutti giochetti di potere che non hanno nulla a che fare con il buon andamento delle competizioni sportive e le infrastrutture necessarie per svolgerli, ci troveranno sempre fermamente contrari”, hanno dichiarato Luana Zanella e Beppe De Cristofaro, capigruppo di Avs alla Camera e al Senato. “Evidentemente le continue manovre politiche per la spartizione delle poltrone in Veneto non sono sufficienti alla Lega, che ora mira a prolungare l'esistenza della società per le infrastrutture olimpiche – ha aggiunto Enrico Cappelletti, deputato M5s –. Invece di porre un freno al ricorso ai poteri commissariali straordinari, che permettono deroghe in materia di gare e appalti, si fa il contrario”.
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“Ci aspettavamo che tale attesa si dovesse a un potenziamento della qualità e della completezza dei dati, ma l’attesa sta diventando decisamente lunga"Open Olympics
Le opposizioni fanno anche notare che questa proroga per i lavori infrastrutturali arriva dopo la certificazioni di costi superiori a quelli previsti. A questo si aggiunge un ulteriore aspetto denunciato Open Olympics 2026, la rete formata da venti associazioni nazionali e locali per monitorare spese e impatto sull’ambiente dei Giochi olimpici e paralimpici del 2026: “Sono trascorsi cento giorni dall’ultimo aggiornamento del portale Open Milano Cortina, la piattaforma messa a disposizione da Simico per garantire trasparenza sullo stato di avanzamento delle opere legate al Piano delle Opere relative ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026”.
In base agli accordi raggiunti, Simico deve aggiornare la pubblicazione delle informazioni su appalti e lavori ogni 45 giorni: “Il nostro impegno è quello di arricchire costantemente le informazioni”, promette la società sul suo sito. Ma se si clicca sulla cronologia degli inserimenti, si vede che l’ultimo risale al 22 aprile 2025. “Due scadenze di aggiornamento sono ormai saltate”, sottolineano i promotori della campagna. “Ci aspettavamo che tale attesa si dovesse a un potenziamento della qualità e della completezza dei dati, ma l’attesa sta diventando decisamente lunga – proseguono quelli di Open Olympics –. In una fase cruciale come questa e a pochi mesi dall’avvio dell’evento, è fondamentale garantire trasparenza, piena accessibilità alle informazioni e possibilità di monitoraggio civico”.
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Open Olympics sollecita Simico a recuperare al più presto la pubblicazione dei dati e auspica che anche gli altri enti coinvolti possano garantire “piena rendicontabilità e trasparenza”. Le associazioni, infine, segnalano alcune criticità informative ancora non risolte. “Il numero delle opere riportate si ferma a 94, come previsto formalmente dall’ultima riformulazione Piano, ma mancano le opere connesse che, pur essendo funzionalmente legate all’evento, non sono incluse (o non sono incluse più) nel piano ufficiale. I dati economici pubblicati fanno poi riferimento ai soli valori a base d’asta indicati nel decreto del 2023, ma non aggiornano i costi reali o le eventuali variazioni di spesa, rendendo di fatto la rendicontazione non aggiornata”. Guardando all’ultimo aggiornamento, 5 opere sono in gara d’appalto, 35 ancora in fase di progettazione, 47 in esecuzione e 7 concluse. Le strutture e infrastrutture da fare e portare a termine dopo le Olimpiadi sono diverse. Che la maggioranza infili un emendamento su un decreto con voto di fiducia, a sei mesi dai Giochi, è un ulteriore tassello della poca trasparenza con cui si stanno affrontando l’evento che inizierà il 6 febbraio prossimo.
Il contentino della relazione al parlamento sulle Olimpiadi
Intanto, in parlamento si sta discutendo del decreto Sport, in cui li oltre 43 milioni di euro stanziati per l'organizzazione del servizio d'ordine e di soccorso pubblico saranno riallocati dal Fondo per le vittime di usura e racket, che da sette anni prevede una quota di aiuti anche per i minori che perdono un genitore, spesso la madre, a causa di crimini domestici e si fa riferimento a un nuovo commissario straordinario alle Paralimpiadi. Stanziamento dopo stanziamento, aumentano gli extracosti a scapito della trasparenza.
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