Augusta, 2024. Una croce in legno davanti al relitto del barcone affondato nel 2015 nel Mediterraneo, abbandonato sulla nuova darsena della città siciliana. Foto: Paolo Valenti
Augusta, 2024. Una croce in legno davanti al relitto del barcone affondato nel 2015 nel Mediterraneo, abbandonato sulla nuova darsena della città siciliana. Foto: Paolo Valenti

Strage di migranti nel Mediterraneo, il barcone simbolo dei naufragi è stato dimenticato

Il relitto affondato nel 2015, nella più grande strage di migranti mai avvenuta nel mar Mediterraneo, doveva diventare un giardino per ricordare le vittime ma a dieci anni dalla tragedia giace in stato di totale abbandono

Natalie Sclippa

Natalie SclippaRedattrice lavialibera

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

31 ottobre 2024

Per l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi doveva essere "un monito per tutta l’Europa", "ricordarci chi siamo e come dobbiamo combattere una cultura egoistica" sulle politiche migratorie. Papa Francesco l’aveva definito un "simbolo" in grado di "interpellare la coscienza di tutti e abbattere il muro dell’indifferenza". Un barcone di 23 metri, calato a picco a 85 miglia dalla costa libica il 18 aprile 2015 nel più grande naufragio di migranti mai registrato nel Mediterraneo, con un numero di vittime stimato tra 700 e 1.100, aveva l’opportunità di trasformarsi da tomba di innocenti senza nome a monito.

Strage dei migranti, Ciotti: "Deportazioni indotte" 

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