Roma, 7 marzo 2023. Il magistrato Antonio Sangermano firma i documenti per l'incarico di direttore del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità in presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio (Foto Ministero della Giustizia)
Roma, 7 marzo 2023. Il magistrato Antonio Sangermano firma i documenti per l'incarico di direttore del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità in presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio (Foto Ministero della Giustizia)

Minori e carcere, Sangermano: "Non è colpa del decreto Caivano"

Sicurezza, diritti e doveri: la ricetta del nuovo capo dipartimento per la Giustizia minorile, Antonio Sangermano, che in un'intervista a lavialibera annuncia l'apertura di nuove comunità per minori a Roma, Milano e Salerno

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

31 ottobre 2024

Sangermano, qual è il profilo prevalente dei nuovi ingressi negli istituti penali per minorenni (ipm) nell’ultimo anno? 

I minori non accompagnati, provenienti principalmente da Marocco, Egitto e Algeria, costituiscono la maggioranza. Gli ingressi di minori albanesi, invece, sono in netto calo. Attualmente, questi ragazzi rappresentano circa il 48 per cento su base nazionale.

Carcere per i minori, la discarica delle coscienze

Lei ha denunciato una crescente diffusione di problemi di dipendenza e comportamentali tra i ragazzi, spesso conseguenti a traumi. Ritiene che negli ipm si riesca a dare una risposta adeguata a queste situazioni? 

A maggio 2024, in Italia, si contavano 24.500 minori stranieri non accompagnati, ma solo una piccola parte di loro, circa 280, si trova negli Ipm. Questi giovani sono spesso poliassuntori di droghe come hashish, marijuana, crack, cocaina, mescolate ad alcol e psicofarmaci, soprattutto Rivoltril. Questa dipendenza li porta a entrare nel circuito della droga, tra spaccio e reati come rapine per procurarsi denaro. Spesso sono giovani che presentano disturbi comportamentali, a volte legati a traumi, e perciò difficili da coinvolgere nei percorsi trattamentali, perché tendono a rifiutarli.

Quindi?

La rivista

2024 - numero 30

Nessuno mi può giudicare

Politica all'attacco della magistratura. Il governo italiano, come quello di altri paesi occidentali, mostra insofferenza verso alcuni limiti imposti dallo stato di diritto delegittimando giudici e poteri di controllo

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