31 ottobre 2024
Dalla cima del monte Sant’Elia il panorama toglie il respiro. Da quassù è facile tracciare i confini di Palmi, comune di 19mila abitanti in provincia di Reggio Calabria noto per le acque turchesi e le sue grotte, ma anche per la feroce faida di ‘ndrangheta scoppiata alla fine degli anni Settanta e mai del tutto sopita.
Monte Sant’Elia è un luogo di una bellezza unica, che il Comune ha deciso di valorizzare ordinando la demolizione delle baracche abusive che deturpavano il paesaggio. Il provvedimento è stato firmato dal sindaco Giuseppe Ranuccio, il più giovane nella storia di Palmi, a cui lo scorso agosto è stato assegnato il premio nazionale Ambiente e Legalità, istituito da Legambiente e Libera, per il suo impegno contro l’abusivismo edilizio e la tutela ecologica.
Il pm Nicola Gratteri: "Contro gli abusi edilizi bisogna velocizzare le demolizioni"
"Negli uffici abbiamo pratiche in corso di istruttoria e altre già definite, con tanto di ordinanza di demolizione. Purtroppo, anche quando l’amministrazione è decisa a procedere, mancano i soldi"
L’intervento sulla montagna è importante perché in Italia, e soprattutto al Sud, completare una demolizione non è semplice: spesso i comuni devono affrontare le proteste dei proprietari – "qui non abbiamo avuto problemi simili, nessuno si è avvicinato e comunque non avrebbero trovato alcuna sponda", precisa il sindaco – ma soprattutto costi rilevanti e non sempre sostenibili. "Negli uffici abbiamo pratiche in corso di istruttoria e altre già definite, con tanto di ordinanza di demolizione. Purtroppo, anche quando l’amministrazione è decisa a procedere, mancano i soldi. Capisco che può sembrare un alibi ma è così, senza liquidità l’iter si ferma. Per demolire un condominio di tre piani e smaltire le macerie – insiste il sindaco – servono 80mila euro; la legge prevede che il costo sia addebitato al responsabile dell’abuso, ma quei soldi li sborsa il comune e non tornano mai più indietro".
#CalabriaCoraggiosa. Tutti gli approfondimenti da Contromafiecorruzione
Nonostante i problemi di cassa, il Comune è riuscito a demolire una decina di costruzioni abusive, a fronte di un migliaio ancora in piedi. "Viste le difficoltà sulle irregolarità esistenti, cerchiamo di prevenire i nuovi abusi attraverso l’utilizzo di droni e sovrapposizioni cartografiche, che permettono di intercettare tempestivamente l’avvio di nuovi cantieri. Una volta scoperto e accertato l’abuso, non resta che sospendere i lavori e demolire. Inoltre, abbiamo disposto un nuovo regolamento che commina sanzioni amministrative, e quindi multe pecuniarie, a chi compie questi illeciti".
Ecomafia 2024. Nel rapporto di Legambiente l'inchiesta de lavialibera sulla mafie nei pascoli
Nel frattempo, anche Palmi ha partecipato al bando pubblicato dal ministero delle Infrastrutture per la concessione di contributi che coprono il 50 per cento del costo degli interventi di rimozione o demolizione delle opere o degli immobili abusivi. Una volta ricevuto il denaro, ogni comune ha 12 mesi per stipulare il contratto con l’impresa, che deve concludere l’intervento entro 24 mesi (con possibile proroga di eguale durata), pena la revoca dell’aiuto.
Crediamo in un giornalismo di servizio a cittadine e cittadini, in notizie che non scadono il giorno dopo. Ma per continuare a offrire un'informazione di qualità abbiamo bisogno di te. Sostienici!
Se sei già abbonato o hai acquistato il numero in cui è presente l'articolo clicca qui per accedere e continuare a leggere.
Record di presenze negli istituti penali e di provvedimenti di pubblica sicurezza: i dati inediti raccolti da lavialibera mostrano un'impennata nelle misure punitive nei confronti dei minori. "Una retromarcia decisa e spericolata", denuncia Luigi Ciotti