Uno scorcio del centro abitato di Capoliveri, comune dell'isola d'Elba. Foto di R. Menti
Uno scorcio del centro abitato di Capoliveri, comune dell'isola d'Elba.
Foto di R. Menti

Da Milano all'Elba, dove l'abuso è di qualità

I magistrati lombardi indagano su sospette irregolarità edilizie e urbanistiche in grattacieli di lusso, mentre nell'isola toscana proliferano ville e accessi al mare senza alcun permesso

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

31 ottobre 2024

Palazzi edificati dentro ai cortili, capannoni che diventano grattacieli, nuove costruzioni fatte passare come semplici ricostruzioni. Negli ultimi due anni la procura di Milano ha aperto dieci inchieste su presunti abusi edilizi in cantieri di lusso, che coinvolgono imprese rinomate, archistar e dirigenti comunali: vicende complesse che si muovono sul filo di norme tecniche in materia di edilizia e urbanistica. Le accuse dei magistrati sono pesanti: nel progetto denominato Torre Milano, ad esempio, otto persone tra costruttori, architetti e funzionari del Comune sono accusate, a vario titolo, di abusi edilizi, lottizzazione abusiva, falso e abuso d’ufficio. Secondo i pm, il grattacielo da 24 piani e 82 metri di altezza eretto in via Stresa è stato autorizzato con una semplice Scia (segnalazione certificata di inizio attività) per ristrutturazione edilizia, quando invece serviva il permesso di costruire a seguito della demolizione di due edifici esistenti di due e tre piani.

Il crimine è un affare da ricchi

Una storia simile è quella delle Park Towers, due torri di 55 e 77 metri in costruzione al quartiere Crescenzago, nella periferia nordest della città, con vista su Parco Lambro. Anche in questo caso, come ha scritto la gip Daniela Cardamone rigettando la richiesta di questro preventivo, il progetto "a causa delle dimensioni, del numero di abitanti cui èdestinato (almeno 321) e della necessità del precedente piano attuativo, non poteva essere qualificato come ristrutturazione edilizia né essere realizzato a mezzo Scia, in sostituzione di un permesso di costruire".
Fra gli ultimi fascicoli aperti dalla procura, ha poi fatto rumore quello sul progetto Bosconavigli, un complesso residenziale curato dall’architetto Stefano Boeri (conosciuto in tutto il mondo per il Bosco Verticale), indagato insieme ad altre sei persone, fra cui due dirigenti comunali, per lottizzazione abusiva e abuso edilizio. I magistrati contestano una serie di irregolarità: dall’assenza del Piano urbanistico attuativo, necessario per edifici di altezza superiore ai 25 metri (Bosconavigli è alto 41 metri), alla mancanza di una delibera della giunta o del consiglio comunale: secondo gli inquirenti, infatti, la convenzione urbanistica sarebbe stata stipulata dinanzi a un notaio, tra il privato costruttore e un dirigente comunale.

Cosa sono i crimini ambientali?

Cemento a due passi dal mare

“Ci sono centinaia di nuove case che alimentano un’economia basata sulla rendita, mentre giovani e lavoratori non trovano alloggi”, dice Mazzantini

Le ambigue commistioni tra soggetti privati e istituzioni interessano anche l’isola d’Elba, dove tra aprile e giugno la guardia di finanza ha sequestrato otto immobili in fase di costruzione e ampliamento nel comune di Capoliveri. I militari hanno anche prelevato una serie di documenti dagli uffici tecnici comunali e interdetto per sei mesi dalla professione due geometri, fra cui l’ex vicesindaco Leonardo Cardelli, oggi presidente del consiglio comunale. Dalle indagini, coordinate dalla procura di Livorno, è emerso che gli immobili sarebbero stati realizzati o ampliati con procedure non conformi ai progetti depositati in Comune. Negli atti della polizia giudiziaria si parla addirittura di un "sistema Capoliveri", una strategia finalizzata a consentire lavori edilizi omettendo di attivare i controlli. Da queste parti l’abusivismo non è una novità. Già nel 2017 un articolo de La Nuova Ecologia dal titolo “L’isola degli abusi” denunciava come l’Elba fosse il territorio in Toscana con il più alto numero di abusi edilizi pro capite e di case fantasma, cioè non registrate al catasto. Allora come oggi c’è chi mette in piedi falsi ruderi per poi ampliare o costruire ex novo, ma anche chi, senza alcun permesso, realizza scale per accedere comodamente al mare. Un "abusivismo di qualità", lo definiscono i referenti di Legambiente Arcipelago Toscano. Fra questi, Umberto Mazzantini ha tracciato un quadro della situazione nel rapporto Ecomafia 2024: "L’asserito consumo zero di territorio e il conclamato rispetto degli strumenti urbanistici regionali si trasformano poi in centinaia di nuove abitazioni previste, che vanno ad alimentare un’economia basata sulla rendita, mentre per chi lavora e le giovani coppie è sempre più difficile trovare casa in affitto e impossibile costruirsene una, in un’isola dove le case sfitte abbondano e i cartelli “vendesi” sono centinaia".

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