Crimini dei potenti

Il termine crimini dei potenti identifica i reati commessi da individui e gruppi che posseggono risorse economiche e di status di molto superiori rispetto a quelle possedute dalle loro vittime. Sono reati che provocano danni gravi e diffusi, ma che vengono perdonati con più facilità. Esempi sono i danni alla salute provocati dalle produzioni industriali, le grandi corruzioni, i reati economici e della politica: delitti di cui spesso le vittime non sono neppure consapevoli, e che difficilmente vengono a galla. Anche per questa ragione i ricchi e le élite non subiscono quasi mai conseguenze giudiziarie o sociali per i loro gesti. Il primo a parlarne è stato, nel 1949, il criminologo Edward Sutherland, che per la prima volta ha associato i concetti di devianza e crimine a persone di classe sociale elevata, i potenti, parlando di crimine dei colletti bianchi Questo ha creato una rottura con il luogo comune secondo cui i comportamenti criminali sono sempre e necessariamente una conseguenza dell'emarginazione e della povertà. Ancora oggi, gli autori di questi crimini sono apparati dello stato, pezzi della classe dirigente, grandi imprese e istituzioni finanziarie, che oltre alla capacità di decidere del destino dei meno abbienti, godono spesso di consenso e ammirazione.

Il recupero del corpo di una vittima della tragedia del Vajont (Foto Giuseppe Zanfron - Pubblico dominio)

Strage del Vajont: furono omicidi

Sono trascorsi 60 anni dal disastro che costò la vita a 1.910 persone, ma certe verità non sono mai state indagate e parlare di Vajont nel modo corretto è ancora oggi pericoloso

Lucia Vastano

Lucia VastanoGiornalista di guerra

Il pm Giuseppe Lombardo durante un'udienza del processo Gotha

Processo Gotha, così agiscono gli invisibili della 'ndrangheta

A due anni dalla lettura della sentenza di primo grado, il tribunale di Reggio Calabria svela i motivi delle condanne e delle assoluzioni. Per i magistrati esiste un sistema di potere deviato, attraverso cui la mafia calabrese riesce a sostituirsi …

Francesco Donnici

Francesco DonniciGiornalista

La targa in marmo posizionata in un parco di Rubiera, dedicata alle vittime dell'amianto (Foto di Marco Panzarella)

Eternit, il processo dimenticato

A Rubiera, in Emilia Romagna, fino ai primi anni Novanta è stato prodotto amianto senza alcuna tutela per i lavoratori. Tra ex dipendenti, familiari e residenti sono morte più di 50 persone e altre continuano a morire. Una storia che la giustizia ha …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Articolo solo per abbonati
Una visuale dei magazzini Bartolini di Bologna. Foto: Max Cavallari/Ansa

L'indagine: così i leader delle spedizioni sfruttano i corrieri

Costretti a turni massacranti, a non chiamare l'ambulanza in caso di infortunio, e pagati a consegna. Sono le condizioni a cui sarebbero stati sottoposti migliaia di corrieri Bartolini, colosso delle spedizioni per cui il tribunale di Milano ha …

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

Genova, 21 marzo 2012: Luigi Ciotti e Margherita Asta leggono i nomi delle vittime delle mafie

Libera e l'elenco delle vittime di mafie, una scelta complicata

Nel 2023 i nomi delle vittime che saranno ricordate in piazza Duomo superano quota mille. Ma come nasce questo elenco? Libera si basa su innocenza presunta e morte per mano mafiosa. A differenza del riconoscimento dello Stato, ciò che conta per …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

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