31 ottobre 2024
Da oltre 20 anni denuncio la crescita della repressione nei confronti di migranti, marginali e ribelli. Fino a ieri, peraltro, ho contestualmente invitato al senso della misura e a cogliere le differenze tra la situazione italiana e quella, per esempio, della Turchia o dell’Ungheria. Oggi non sono più così sicuro di quelle differenze.
Cosa c'è dentro il ddl sicurezza. Proteste, carcere, cpr e cannabis: la parola d'ordine è reprimere
Se il disegno di legge governativo n. 1660 (detto ddl Sicurezza) approvato dalla Camera passerà anche al Senato, ci troveremo, infatti, di fronte a un surplus repressivo di dimensioni impensate. Un salto di qualità operante, in particolare, in tre settori: la generalizzazione del governo repressivo della povertà e della devianza, con incremento del processo di trasformazione dello Stato sociale in Stato penale; il consolidamento di un diritto penale del nemico, con repressione sistematica e capillare del conflitto sociale e del dissenso; il potenziamento dei poteri e delle tutele attribuiti alla polizia e agli apparati, sino a delineare un governo (se non uno Stato) di polizia.
Alcuni esempi per comprendere l’entità dei cambiamenti nelle nostre vite e nell’organizzazione sociale. Se noi o i nostri figli ci azzarderemo a radunarci senza preavviso in strada, bloccando il traffico, per manifestare in favore della pace, contro le mafie, per il lavoro o per un’assistenza sanitaria accettabile, rischieremo una condanna a un minimo di sei mesi di reclusione.
Ddl sicurezza, la repressione del dissenso nonviolento
Se poi ci spingeremo a opporci alla realizzazione del ponte di Messina o della linea ferroviaria Torino-Lione e avremo la sventura di scontrarci con le forze di polizia (fatto non commendevole, ma pur sempre possibile) si schiuderà, per noi, la prospettiva di un’ospitalità nelle patrie galere potenzialmente estesa fino a 20 anni (sì, avete capito bene, 20 anni!). E ancora, se qualcuno dei 100mila destinatari di sentenze di sfratto esecutivo, disperato per l’assenza di sostegni pubblici, cercherà di risolvere la situazione sua e della sua famiglia occupando una casa altrui, andrà incontro a una condanna al carcere da due a sette anni (anziché, come accade oggi, da uno a tre anni).
Sono soltanto alcuni dei numerosi irrigidimenti normativi (qualcuno ne ha contati 27) a seguito dei quali il carcere, già pieno all’inverosimile, scoppierà. Ma tranquilli, i suoi involontari ospiti faranno bene a non protestare ché se lo faranno, anche solo rifiutando collettivamente il cibo o il rientro dall’aria, incorreranno in una probabile condanna compresa tra uno e cinque anni.
Ddl Sicurezza: per il governo il carcere è la panacea
In compenso, gli appartenenti alle varie polizie potranno portare senza licenza, quando non sono in servizio, un’arma diversa da quella di ordinanza (così immettendo in circolazione fino a 400mila nuove pistole). Ci vuole altro per dire che l’Ungheria è vicina?
Da lavialibera n° 29, Tutti dentro
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Politica all'attacco della magistratura. Il governo italiano, come quello di altri paesi occidentali, mostra insofferenza verso alcuni limiti imposti dallo stato di diritto delegittimando giudici e poteri di controllo
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