Gaza

Strasburgo, 20 novembre 2013. Nurit Peled-Elhanan interviene durante un dibattito sui diritti dei bambini in zone di guerra al Parlamento europeo (foto Unione Europea)

Gaza, l'israeliana Nurit Peled-Elhanan: "Io minacciata perché contro la guerra"

Madre di una vittima del terrorismo e attivista per la pace, l'accademica israeliana Nurit Peled-Elhanan ha rinunciato a una cattedra dopo tentativi di censura da parte della dirigenza dell'istituto: "Se è il prezzo da pagare per salvare un bambino, …

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

Lungo la strada a nord della Jordan Valley, tra terreni palestinesi e insediamenti dei coloni. Foto di Stefano Stranges

Resistere nella valle del Giordano

Nel sud della Cisgiordania i coloni israeliani dettano legge, costringendo le popolazioni locali a vivere nel terrore. Il villaggio beduino di Al Dadiha è abitato da 150 persone che non hanno alcuna intenzione di lasciare la loro terra

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra GiuffridaGiornalista

Stefano Stranges

Stefano StrangesFotoreporter

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Rafah, 28 May 2024. A woman and her child look at what remains of their tent after an Israeli attack. Photo Haitham Imad/EPA

War in Gaza. Voices from the Rafah hellhole: 'No place is safe here'

In the city at the southern end of the Gaza Strip, the Israeli invasion is forcing thousands of Palestinians to flee and putting hospitals and shelters out of action. While journalists are prevented from entering or are killed, civilians and aid …

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

Rafah, 28 maggio 2024. Una donna e il suo bambino osservano quello che resta della loro tenda dopo un attacco israeliano. Foto Haitham Imad/Epa

Voci dall'inferno di Rafah: "Qui nessun posto è sicuro"

Nella città all'estremo sud della Striscia di Gaza, l'invasione israeliana sta costringendo migliaia di palestinesi alla fuga e mettendo fuori uso ospedali e rifugi. Mentre i giornalisti non possono entrare o vengono uccisi, civili e operatori sono …

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

Una protesta pro-Palestina al campus dell'Università dell'Oregon (Foto di David Geitgey Sierralupe da Flickr. CC BY 2.0 DEED)

Proteste pro-Gaza: "Se non è libera, non chiamatela università"

Al cinema ci commuoviamo di fronte a Oppenheimer, tra gli scienziati artefici della bomba atomica, ma gli studenti che protestano contro la guerra a Gaza ci pongono la stessa questione: la responsabilità della scienza, che non può essere elusa

Tomaso Montanari

Tomaso MontanariRettore dell’Università per stranieri di Siena

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