Le mafie, organizzazioni criminali che condizionano la vita democratica di Paesi e comunità attraverso violenza e reti di relazioni, sono presenti in Italia da più di 150 anni. La loro storia è speculare a quella di chi vi si oppone a vario titolo: dai contadini dei Fasci siciliani, ai più recenti movimenti e associazioni antimafia, senza dimenticare il lavoro di singoli, donne e uomini delle istituzioni, giornalisti, politici, studiosi, sindacalisti, imprenditori che nel corso dei decenni hanno denunciato e contrastato il potere mafioso anche a costo della loro vita.
A 29 anni dall'approvazione della legge sul riutilizzo dei beni confiscati, il modello italiano fa scuola in Europa e nel mondo. Ma per riuscire a togliere davvero i beni alla criminalità organizzata e ridarli alla comunità serve l'impegno di tutti. …
Il progetto Liberi di scegliere permette a minori e madri di allontanarsi dalle famiglie criminali e ricominciare una nuova vita lontano dai contesti mafiosi. Adesso serve una legge
Sostenere le associazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e ambientali, promuovere l'uso sociale dei beni confiscati e denunciare la violenza delle mafie sono alcuni impegni di Libera a livello internazionale
Il nome e il marchio di Libera sono un'idea di Elisabetta Ognibene, storica grafica dell'associazione. Abbiamo ripercorso con lei le tappe fondamentali di questa storia trentennale
Le riunioni a Roma, il dibattito sulla scelta del nome, la nascita dell'associazione. Il ricordo di un periodo indimenticabile che ha segnato la nostra storia