Mafie ● Resistenze Mafie ● Resistenze

Roma, 27 agosto 2023. Gli ultras della Lazio espongono uno striscione per Pluto, al secolo Ettore Abramo, un ultras degli Irridicibili condannato in via definitiva nel processo Grande raccordo criminale (Raffaele Conti/Shutterstock)

Nella curva della Lazio, Pluto, Elvis e gli altri amici di "Diabolik" Piscitelli

Sugli spalti gli ultras della Lazio hanno omaggiato gli Irriducibili coinvolti in inchieste su droga ed estorsioni insieme all'ex leader Piscitelli. Rendendo visibili i legami tra la tifoseria più dura e la criminalità romana

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

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Napoli, il murales di Diego Armando Maradona nei quartieri spagnoli è diventato una metà turistica dove vengono venduti souvenir e gadget legati al campione

Qui Napoli. Dopo Genny A' Carogna, sospetti sui legami tra ultras e camorra

L'intervento di Genny A' Carogna nei disordini allo stadio Olimpico di Roma destò l'attenzione sui legami tra ultras del Napoli e la camorra

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Palermo, 23 dicembre 2002. Lo striscione esposto durante la partita Palermo-Ascoli allo stadio La Favorita. Foto di Franco Lannino/Ansa

Qui Palermo. I legami tra ultras e Cosa nostra

Dallo striscione contro il carcere duro alle richieste di aiuto ai boss di Cosa nostra per dirimere i contrasti tra capi ultras allo stadio Renzo Barbera. A Palermo ci sono legami tra mafia e tifoseria

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Lo Juventus Stadium (Roberto Defilippi/Flickr/CC BY-NC-ND 2.0)

Qui Torino. Un patto tra boss per la pace nella curva della Juventus

Una serie di indagini della Direzione distrettuale antimafia di Torino ha rivelato la presenza di criminali nella curva della Juventus. I boss mediavano per i contrasti tra gruppi di tifosi

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Particolare del ritratto sulla sabbia di Rosario Livatino, a opera di Silvia Emme, contenuto nel documentario Il Giudice di Canicattì (2016). Foto di Graham Flour/Wikimedia

In Sicilia la stidda non muore mai. E ora si sta riorganizzando

Il nuovo arresto di Antonio Maira, 74 anni, dimostra che la stidda è in salute, non arretra e vuole evolversi. Nel 1990 il mafioso fu condannato dal giudice Rosario Livatino a 22 anni e proprio quella sentenza decretò la morte del magistrato

Toni Mira

Toni MiraGiornalista e componente del comitato scientifico de lavialibera

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