Pubblico interesse

Foto di Roman Kraft

Media, il parlamento vota "il bavaglio" sugli indagati

La Camera ha approvato l'emendamento al ddl presentato dal deputato di Azione Enrico Costa, che vieta ai cronisti di pubblicare, anche parzialmente, i testi delle ordinanze di custodia cautelare. Se la legge va in porto, per leggere i virgolettati …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

La combattente dell'Ypj Viyan Antar, uccisa nel 2016 durante un attacco dell'Isis. Foto di Kurdishstruggle - Kurdish Ypg Fighters/Wikimedia

Grasso, ex combattente: "Non capisco il pacifismo assoluto"

Militante No Tav, oggi ricercatore all'Università, Davide Grasso ha combattuto l'Isis in Siria, a fianco delle Ypg curde. "La guerra ti chiede cose che non sono umane, ti mette di fronte a te stesso e a situazioni estreme dal punto di vista morale"

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

Kyiv. Da sinistra a destra, i pacifisti ucraini Katya, Sergey e Yurii Sheliazhenko davanti alla statua di Gandhi/ Foto di Marco Di Marcantonio

Guerre, c'è chi grida: "Non in nostro nome"

Obiettori di coscienza al servizio militare, familiari di vittime e di soldati al fronte sono spesso in prima linea nelle campagne per fermare le guerre. Ma c'è chi li ostacola

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoGiornalista

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

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Trieste, 13 luglio 2020. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor dinanzi al monumento ai caduti sloveni

Guerre, la storica Gribaudi: "La storia non ci insegna nulla"

Le guerre si ripetono, anche se in modi diversi. Odi, ideologie, interessi, ma soprattutto l'incapacità di imparare dal passato rendono la pace una condizione difficile da raggiungere e mantenere. Intervista alla storica Gabriella Gribaudi

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

L'Aja (Olanda), 27 giugno 2011. La Corte penale internazionale si pronuncia sul mandato di cattura di Muammar Gheddafi. A decidere, da sinistra a destra, i giudici Sylvia Steiner, Sanji Mmasenono Monageng e l'italiano Cuno Tarfusser. Foto di Robert Vos/Epa

I processi contro i crimini di guerra hanno degli effetti collaterali (positivi)

La fine della pena di morte in Ruanda, la pace tra etnie, il ritorno di bambini deportati. Accusare i criminali di guerra può produrre conseguenze inattese. Il racconto di tre giudici dei tribunali internazionali

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

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