(Aaron Burden/Unsplash)
(Aaron Burden/Unsplash)

Alla scoperta dei libri proibiti

Due giovani donne scoprono per caso la lettura, rinnegata e vietata da una società distopica, se ne innamorano e da quel momento cambia il loro modo di osservare il mondo. "Non leggerai", romanzo di Antonella Cilento, è un romanzo provocatorio per invitare alla lettura i giovanissimi e non solo

Ciro Marino

Ciro MarinoLibraio della libreria Wojtek, Pomigliano D’Arco (Napoli)

21 settembre 2022

Non leggerai (Giunti, 2019) è il titolo del libro scritto da Antonella Cilento ma anche il primo comandamento del Decalogo governativo obbligatorio che giganteggia in tutte le case della realtà messa a punto dalla brillante penna dell’autrice, che immagina una società in cui è negato il diritto di leggere, in cui è proibito il culto dei morti e in cui non si può amare senza un secondo fine. Ricordando la genesi di questo romanzo e sottolineando il fascino che da sempre avvolge tutto ciò che è proibito, l’autrice ha dichiarato che probabilmente soltanto negando il diritto alla lettura si giungerebbe a far guadagnare ai libri giovani lettori.

Il volume racconta l’arrivo della timida Farenàit all’istituto onnicomprensivo Pino Daniele, in una Napoli distopica che conserva alcuni suoi tratti caratteristici e fa da sfondo alla sua amicizia con Help Sommella. Le due si lanciano in una corsa alla scoperta dei luoghi che circondano la scuola e le loro vite. Poi, con la velocità tipica dell’adolescenza, si ritrovano coinvolte in un’avventura avvincente e pericolosa. Rubano un carro funebre con tanto di bara e scoprono che al suo interno non vi è un corpo bensì un cumulo di libri che riconoscono essere tali soltanto perché Farenàit ne conserva memoria, avendo avuto un nonno grecista. Dal disorientamento che segue alla scoperta di questi oggetti misteriosi e proibiti, prende il via un cambiamento radicale nelle loro vite e una serie di appassionanti e insidiose vicende. Iniziano a maneggiare i libri, decidono di nasconderli, li leggono e scoprono che provocano dipendenza al pari delle droghe diffuse tra i loro coetanei. Notano che il loro stesso linguaggio sta cambiando, iniziano a sognare di più, si perdono in profonde riflessioni sulle cose del mondo e vivono nella smania insaziabile di leggere, citare, confrontarsi, parlare sempre di libri. Più di tutto, Help e Farenàit prendono coscienza delle proprie idee, delle proprie esigenze e della possibilità di scegliere.

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