Foto di Renato Marques/Unsplash
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Norma salva-casa, un condono elettorale che favorisce l'illegalità

La norma salva-casa proposta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, a ridosso del voto europeo, premia l'illegalità pregressa e incoraggia quella futura

Alberto Vannucci

Alberto VannucciProfessore di Scienza politica, Università di Pisa

1 maggio 2024

Mazzette, intrallazzi, favori sottobanco, un amalgama oscuro di potere e affari, di tanto in tanto scoperchiato dall’intervento provvidenziale dei magistrati. Queste sono le forme con cui nel discorso pubblico si è scolpita la realtà riconoscibile della corruzione, una rappresentazione sovrapponibile alle fattispecie del codice penale che purtroppo – al netto della depenalizzazione in corso del reato di abuso d’ufficio – appare inadatta a leggerne molte manifestazioni contemporanee, specie quelle più insidiose.

215 ore di cemento armato. Così si fa un abuso edilizio

La proposta di condono edilizio avanzata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini prevede, dietro il pagamento di un obolo, che i proprietari degli immobili possano regolarizzare "difformità minori" derivanti dalla violazione di leggi e regolamenti urbanistici. Si tratterebbe di un provvedimento in continuità con i grandi condoni del passato, in particolare quelli del 1985, 1994 e 2003, che a suo tempo legittimarono, tra l’altro, lo scempio di ampi tratti di costa e di altre aree protette.

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