Tokyo (Giappone), 30 luglio 2021. Matteo Piano durante una partita delle Olimpiadi. Foto di Fiorenzo Galbiati/Fipav
Tokyo (Giappone), 30 luglio 2021. Matteo Piano durante una partita delle Olimpiadi. Foto di Fiorenzo Galbiati/Fipav

Fuori dal campo restano i sorrisi (e un po' di malinconia)

Appese le ginocchiere al chiodo, l'ex azzurro ed ex capitano della Powervolley Milano riflette su cosa gli mancherà del gioco e dello stare in squadra

Matteo Piano. Foto: Fb

Matteo Pianoex pallavolista e speaker radiofonico

1 novembre 2025

Ogni tanto sento un soffio dentro di me, e in quel momento rivivo alcuni momenti in cui ero in campo. Ogni tanto, dopo quel soffio, sorrido. Ogni tanto arriva un po’ di malinconia. La malinconia è un’emozione intelligente, dicono, e lo penso anche io da un po’ di anni. Sono una persona, e sono stato uno sportivo, che trascorre il 90 per cento del tempo a sorridere e il restante abbracciando la malinconia. I soffi dal sapore malinconico mi permettono di rievocare tante sensazioni che il volley mi ha lasciato: il tempo enorme passato in palestra, il sudore a volte mischiato alle risate, altre alla fatica, ma soprattutto mi fanno tornare a quel palcoscenico che ho salutato come giocatore.

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