7 luglio 2020
Lo diresti ancora quel no? "Sì, oggi come ieri. Non ho mai pensato di tornare indietro, anche se è stata la partita più difficile della mia vita da calciatore". Ieri è il 2011. Simone Farina, romano, gioca nel Gubbio, difensore, ha 29 anni. Riceve una chiamata da Alessandro Zamperini, un suo ex collega, con cui ha condiviso un’esperienza nelle giovanili della Roma. Quell’incontro cambierà la sua vita, non solo nello sport. Zamperini gli propone di truccare la partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio – avrebbe dovuto perdere 3-1 – garantendogli in cambio 200 mila euro da dividere con il portiere e altri due compagni di squadra. Simone torna a casa. Ne parla subito con la moglie Scilla. E fa una scelta. Denuncia.
Grazie alla sua testimonianza parte la seconda tranche dell’inchiesta Last Bet (ultima scommessa) condotta dalla Procura di Cremona, che coinvolgerà 90 partite, dalla Lega Pro alla serie A. Verranno arrestate 20 persone: calciatori, dirigenti, intermediari, tutta gente pronta a tradire la maglia, i valori che lo sport insegna, il rispetto delle regole, i ragazzi che vanno allo stadio, i sogni dei tifosi.
Vendersi una partita per vantaggio personale, forse di classifica, forse economico. Venderla per denaro, il veleno che inquina anche il campo da gioco in cui ogni bambino ha sognato di diventare un giorno un campione. La criminalità organizzata ha saputo allungare i propri tentacoli anche nello sport
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