
Giornalismo sociale, "dare voce a chi non ha voce" è sempre necessario

5 marzo 2021
La famiglia Beltrame ha una particolare tradizione tramandata da generazioni, forse da millenni: i figli prendono il nome dai personaggi dell’Iliade e dell’Odissea, oppure spesso anche dai classici greci. Anfio, Adrasto, Ermenegildo (unico nome fuor di regola, in quanto scelto e imposto dalla madre) e Clitennestra sono fratelli che non si vedono da parecchio tempo. Completano il quadro una madre anziana determinata a mantenere l’unione della famiglia, la villa sul lago e le montagne dell’Ossola, teatro della loro infanzia. La chiamata di Clitennestra, o Ciccia, come viene soprannominata fin da bambina, che vuole che tutta la famiglia si ritrovi per discutere di un progetto di investimento, dà il via alla trama: Adrasto, il più grande dei fratelli, manca da molti anni e nessuno sa dove si trovi. Ciccia e gli altri due partono alla sua ricerca. È l'avvio della storia raccontata da Michele Marziani nel romanzo Lo sciamano delle Alpi (edizioni Bee).
Lo trovano sui monti dell’Ossola, nei luoghi delle vacanze estive d’infanzia. Qui la distanza tra i fratelli più piccoli e lui diventa evidente. Loro inseriti nel flusso della modernità, con vite frenetiche e all’inseguimento del successo, lui inserito in una vita circolare e alla ricerca della serenità. In particolare, il contrasto è tra i due più grandi, entrambi medici. Anfio il primario, oncologo di successo, è a capo di un ospedale attrezzatissimo e all’avanguardia, sebbene ogni tanto nutra dei dubbi sulla propria vita, mentre Adrasto, ex medico di famiglia, è ora un attento studioso e utilizzatore di pratiche sciamaniche e teosofiche, distante dalla civiltà da cui ha preso commiato. Vive del formaggio che prepara lui stesso, si è sposato con una donna bellissima e molto più giovane e ha tre figli piccoli. L’incontro tra i due riporta a galla le vecchie divergenze, ora acuite dalle opposte posizioni sulla medicina.
Marziani tratteggia un affresco che indaga le differenze tra filosofie diverse senza dogmatismi e che emerge dal rapporto tra i due fratelli che, pur incarnando stili di vita opposti, dialogano in modo intimo e familiare.
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