3 novembre 2020
Vicini lontani. Otto racconti di anime in viaggio è l’opera prima di Angela Tognolini uscita per Il Castoro. Otto racconti scaturiti dall’esperienza condotta sul campo, lavorando come operatrice legale per i richiedenti asilo e rifugiati con l’associazione Centro Astalli di Trento. Racconti ispirati alle innumerevoli storie narrate da chi le ha vissute per provare a raccontare l’indicibile. Con umiltà e rispetto, senza tradire volti e nomi che le hanno incarnate. Noi lettori dobbiamo scolpire nel nostro cuore i volti e immaginare Yara, Saad, Maria Carmen, Zarak, Laman, Victoria, Laura, Madou e Iman. Dobbiamo vivere le loro ferite, coltivare le loro speranze, attraversare le loro paure. Dopo averle lette dobbiamo uscire differenti per non restare indifferenti. Non è possibile costruire una vita decorosa laddove regna la guerra.
Non c’è futuro per le tante donne vittime della tratta. La parola amore è bandita dal loro orizzonte. Si sgretola nella sofferenza inflitta quotidianamente dai loro aguzzini. Molti hanno attraversato l’inferno e non hanno mai visto il mare. Vivono segregati sulla costa in attesa dei barconi. Una carezza fa miracoli in chi la riceve. Lo sa bene Laman che da profugo non vede l’ora di partire e non da solo. Ce lo fa capire bene Angela quando inserisce due racconti distopici, quasi a dirci che quello che capita agli altri, un giorno, potrebbe capitare a noi. A volte invertire i ruoli serve a farci comprendere che siamo tutti appartenenti alla famiglia umana. Che quello che abbiamo oggi non è scontato e che l’orrore può toccare tutte le classi sociali, nessuna esclusa. E l’orrore ha il volto della guerra, delle ingiustizie, dello sfruttamento. Anche i giovani sono chiamati a un’assunzione di responsabilità, a mettere a disposizione le loro competenze.
Angela Tognolini risarcisce con questi racconti le persone che l’hanno segnata, grata di aver ricevuto di più di quanto abbia dato. Lo ha fatto con una scrittura incisiva, con periodare leggero, essenziale, dimostrando una fluidità rara. Ha fatto bene il suo capo, Stefano, a invitarla a scrivere queste storie. Ha scatenato gli elementi, dato senso a una passione in cui bisogna essere credibili. Perché le parole ci obbligano alla responsabilità, non ammettono i "non sapevo" e sono baluardo contro l’ignoranza. Vicini lontani è un ossimoro. Parla di noi, a tutti noi, del nostro mondo, dei nostri simili. Ci interroga sulle scelte di campo che siamo chiamati a fare. Ora. Adesso. Per non dimenticare.
Binaria è la libreria del Gruppo Abele a Torino. Obiettivo: contribuire alla formazione di una società più attenta, più libera, più consapevole e disposta a impegnarsi per costruire il bene comune. Non un semplice esercizio commerciale, ma un luogo d’incontro e di discussione aperto a tutti il cui per favorire l’accesso al libro come strumento di conoscenza con un’attenzione particolare a chi da questo accesso è escluso.
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