L'ex sindaco di Foggia, Franco Landella (Ansa)
L'ex sindaco di Foggia, Franco Landella (Ansa)

Nel silenzio, la Società s'è fatta impresa e politica

La prefettura ha accertato i legami tra amministratori di Foggia e criminalità organizzata. Il Comune è stato sciolto ad agosto per infiltrazioni mafiose. Eppure i primi segnali di scambi e complicità risalgono già al 2003

Luca Pernice

Luca PerniceGiornalista

13 ottobre 2021

"Concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti tra gli amministratori locali e la criminalità organizzata". Lo scrive la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese nella lettera del 5 agosto con cui propone lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia per infiltrazioni mafiose. Uno scioglimento diventato concreto con la firma del decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha affidato la gestione dell’ente – già sciolto per via ordinaria dopo le dimissioni del sindaco Franco Landella il 4 maggio scorso – a una commissione straordinaria. Una decisione importante: dopo il caso di Reggio Calabria, Foggia è il secondo capoluogo di provincia commissariato per mafia.

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