Con povertà educativa si intende la condizione che impedisce a bambini e ragazzi di accedere al loro diritto di apprendere e ricevere una formazione. Non si tratta però solo di una questione di scuola e di istruzione, ma di una più generale condizione di accesso alle opportunità culturali, intese in senso ampio: giochi, libri, film, musei, sport e qualsiasi altra cosa possa contribuire alla crescita e allo sviluppo dei minori. Tra le cause della povertà educativa figurano sicuramente disuguaglianze economiche e sociali. Studi e statistiche lo confermano: chi cresce in un nucleo familiare con scarse risorse economiche è meno a contatto con stimoli educativi e fa più fatica a imparare e a progredire. Anche per questo motivo, l’ascensore sociale resta bloccato. Vivere in condizione di povertà educativa oggi significa avere più probabilità di sperimentare la povertà economica domani. Ma come si risolve la povertà educativa? Ovviamente non esiste una ricetta unica. Una questione complessa richiede interventi ampi e integrati, per abbattere le disuguaglianze, garantire il welfare e assicurare la presenza e l’accesso dei presidi culturali e formativi in tutti i territori e per chiunque.