Torre Annunziata, 21 marzo 2001. Foto di T. Raffetti
Torre Annunziata, 21 marzo 2001. Foto di T. Raffetti

Trent'anni di Libera, difendiamo una scuola democratica

Libera sta accanto a insegnanti e dirigenti che vivono le attività in classe come momenti di crescita umana e civile delle nuove generazioni

Michele Gagliardo

Michele GagliardoArea formazione di Libera

1 marzo 2025

Per costruire un’alternativa concreta e possibile alle mafie, alla loro cultura e alla loro educazione, Libera considera fondamentale porsi al fianco della scuola, luogo nel quale vivere a pieno i principi di uguaglianza, giustizia, libertà e una possibile emancipazione sociale. Un’istituzione che, per il suo carattere pubblico, permette a tutte e tutti di porre le basi per la realizzazione di una vita diversa e migliore, perché libera dall’oppressione mafiosa e dal giogo del bisogno, perché autodeterminata, inserita in relazioni significative e orientate alla realizzazione di un futuro promettente.

Scuole a pezzi, il governo non sente ragioni

Tuttavia, in trent’anni di lavoro educativo abbiamo assistito a un progressivo smantellamento del senso pubblico e costituzionale di questa preziosa istituzione, che è passata da essere luogo di crescita umana e civile a essere un cantiere di conformismo e di assoggettamento al mondo dell’impresa e dell’economia. I principi democratici e costituzionali sono rimasti al livello dell’enfasi retorica dei discorsi, mentre la realtà si è fatta sempre più direttiva, verticistica e lontana dalle pratiche della partecipazione e dell’inclusione.

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