Una questione di classe
Play Video

A scuola di disuguaglianza

Abbandono degli studi, competenze insufficienti, disparità territoriali: anziché sparire, spesso in classe le differenze tra alunni si rafforzano e moltiplicano. E chi si allontana dai banchi rischia di avere meno possibilità lavorative in futuro

Natalie Sclippa

Natalie SclippaRedattrice lavialibera

3 maggio 2022

  • Condividi

Video di Davide Pecorelli. Grafiche di Davide Romanelli

L’istruzione delle nuove generazioni è uno dei temi chiave per un Paese. Serve a capire il mondo in cui viviamo, con la possibilità non solo di imparare, ma anche di stare con gli altri, in un ambiente che diminuisce le differenze. Ma non sempre è così. Purtroppo, in Italia si va spesso a scuola di disuguaglianza e in troppi decidono di abbandonare gli studi. Per capire la situazione, vediamo insieme per chi non suona la campanella.

Una questione di classe: l'infografica sulla scuola


Se sei un o una insegnante, puoi abbonarti a lavialibera utilizzando la Carta del docente.
Abbonati adesso

Sono circa 8 milioni e 200mila gli studenti iscritti nelle scuole statali e paritarie. Ma secondo i dati Eurostat 2020, il 13,1% dei giovani la abbandona prima di aver conseguito il diploma. Di loro, l’8% non ha un lavoro e il 2,4% non intende cercarlo. L’allontanamento dai banchi dipende molto dalla famiglia d’origine. Circa l’11% degli alunni italiani lascia gli studi. Il numero si triplica se si considerano quelli stranieri.

Circa l’11% degli alunni italiani lascia gli studi. Il numero si triplica se si considerano quelli stranieri

Tanto è determinato anche dal mestiere dei genitori. Solo l’1,9% dei figli con un genitore con almeno una laurea sceglie di non frequentare più lezioni. Considerando un diploma di scuola secondaria inferiore, il tasso aumenta al 24%.

Il diritto all'istruzione, dal mondo all'Italia

Però esiste anche una dispersione meno evidente, quella implicita. La vivono tanti studenti che non raggiungono competenze minime nella lettura e nella comprensione dei testi. Nelle aree del Mezzogiorno questa forma di dispersione si attesta al 14,8%, cinque volte quella del nord Italia, dove si ferma al 2,6%. Le conseguenze sono pesanti e condizionano la scelta del percorso successivo. Se il 52% tra i diplomati tecnici dichiara di voler frequentare l’università, poi ci riesce solo il 30%. Peggio va a chi va in un istituto professionale: dal 30% si passa all’11%.

Gli istituti più ambiti possono contare su insegnanti più formati, esperti e stabili

La scuola in Italia, un mostro a più teste

Le cause 

Quali sono le cause della disuguaglianza? Gli istituti più ambiti possono contare su insegnanti più formati, esperti e stabili. Le bocciature colpiscono soprattutto gli alunni di bassa estrazione sociale. Più un territorio è svantaggiato, più le criticità si riflettono sul sistema d’istruzione. Nonostante i grandi passi in avanti, la scuola rimane una questione di classe.

Crediamo in un giornalismo di servizio ai cittadini, in notizie che non scadono il giorno dopo. Aiutaci a offrire un'informazione di qualità, sostieni lavialibera
  • Condividi

La rivista

2024 - numero 25

African dream

Ambiente, diritti, geopolitica. C'è un nuovo protagonista sulla scena internazionale

African dream
Vedi tutti i numeri

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar