Mondi digitali

Viviamo in un mondo digitale, immersi nelle innumerevoli declinazioni di una tecnologia che ha cambiato radicalmente le nostre vite. Più corretto quindi parlarne al plurale, come mondi digitali, per tenere conto delle molteplici angolazioni da cui è possibile guardare a questa dimensione della realtà e alla questioni che pone. Urgente, ad esempio, interrogarsi sul valore della rete di internet come bene comune e sull’accesso al digitale come diritto da garantire a chiunque, senza discriminazioni. Di fondamentale importanza per la tutela dei diritti, il capitolo legato alla gestione dei dati sensibili, che costituiscono un capitale economico per alcuni e che perciò pongono problemi di ordine politico, economico ed etico.

Il mondo digitale, come quello materiale, può trasformarsi nel campo di azione per vecchie e nuove forme di criminalità, ma permettere anche il fiorire di nuove modalità di attivismo e di partecipazione, azzerando le distanze e mettendo in circolo le informazioni. La digitalizzazione apre un mondo di possibilità inedite, ma è lo specchio potenziato di ciò che già viviamo. Meglio tenerlo d’occhio.

(Andrew Neel/Unsplash)

South working, il lavoro "smart" e sostenibile che valorizza persone e territori

Il south working, letteralmente "lavorare dal Sud", è un fenomeno esploso con la pandemia ma destinato a restare nel tempo. Molti dipendenti di aziende del Nord Italia hanno scelto di andare a vivere al Sud, lavorando in smart working. La tendenza …

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Ucraina, la prima (e speriamo ultima) guerra online

Influencer in lacrime, raccolte fondi per le armi, annunci che chiedono alle donne bella presenza per un passaggio lontano dal fronte: vien voglia di augurarsi la fine non solo del conflitto, anche di internet

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

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Ucraina, la guerra si finanzia anche su Facebook

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Il social network di Meta ha pubblicato (e poi cancellato) inserzioni a pagamento che invitano a donare denaro per finanziare l'esercito di Zelensky. Una scelta che si scontra con la politica dell'azienda statunitense, che vieta di promuovere …

Ylenia Sina

Ylenia SinaGiornalista

Migranti come criminali

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I dati di chi entra illegalmente in Italia vengono inseriti negli stessi database di chi ha commesso omicidi e furti

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

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Migranti, discriminati anche sul trattamento dati

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In Italia ed Europa i migranti irregolari sono schedati e inseriti negli stessi database di chi ha commesso omicidi, furti e altri reati. Con la scusa della sicurezza, i loro dati sono trattati senza trasparenza e necessarie tutele

Laura Carrer

Laura CarrerRicercatrice Hermes e giornalista freelance

Riccardo Coluccini

Riccardo ColucciniGiornalista freelance

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