Reati informatici

Con l’espressione reati informatici (o cybercrime) si intendono una serie di crimini compiuti attraverso supporti digitali, informatici o telematici, con lo scopo di compromettere o distruggere beni o informazioni riservate. Per dirlo più semplicemente, si tratta di reati che viaggiano su internet. I crimini informatici sono stati introdotti nel codice penale italiano dalla legge 547/1993, poi integrata con il decreto legislativo 231/2001. La normativa raggruppa i diversi tipi di cyber crimes organizzandoli nelle seguenti categorie: frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso, diffusione di hardware e software finalizzati a danneggiare sistemi e intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche. La competenza investigativa sui reati telematici è essenzialmente affidata alla polizia postale. L’importanza crescente che questi crimini stanno assumendo è la naturale conseguenza della sempre più massiccia digitalizzazione dell’economia, del lavoro e della vita quotidiana.

Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo (C. Fusco/Ansa)

Melillo: "Tra mafie e mondo cyber, relazioni profonde"

Lo dice il procuratore nazionale antimafia a lavialibera, avvertendo: "Le mafie si servono di soggetti con competenze informatiche, che sono ormai diventati parte integrante delle organizzazioni e hanno il compito di garantirne l'impunità, …

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

La schermata di un software malevolo

Il grande assente dalla Convenzione di Palermo: il cybercrime

Oggi le mafie usano le ultime tecnologie tanto per i reati tradizionali quanto per commetterne di nuovi. Impossibile combattere un fenomeno globale con legislazioni frammentate

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

Articolo solo per abbonati
Claudio Guarnieri, Amnesty international. Filip Singer/Epa

L'hacker dietro lo scandalo Pegasus: lo spyware usato per spiare Khashoggi

Gli spyware hanno avuto un ruolo nell'assassinio del giornalista saudita. Dietro c'è un'industria milionaria e quasi priva di regole legittimata dalla lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Intervista a Claudio Guarnieri che, in …

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

Truffe online, cyber riciclaggio e narcotraffico: la criminalità organizzata si reinventa

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Una rete criminale svuotava conti correnti, investendo i soldi guadagnati in criptovalute, compravendita di armi, traffico di stupefacenti e prostituzione. I vertici erano in contatto con alcune mafie italiane

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

Anom, i segreti del narcotraffico nelle chat

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A usarlo erano esponenti di oltre 300 organizzazioni criminali, compresa la 'ndrangheta: si scambiavano messaggi per organizzare il traffico di droga, credendo di essere al sicuro dalle intercettazioni. L'Fbi leggeva tutto

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

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