Guerre

Mosca, luglio 2023. Il presidente del Mali Assimi Goita con Vladimir Putin (Wikipedia - CC BY 4.0)

La lotta infinita dei Tuareg

Dopo la fine degli accordi di Algeri, il Mali è piagato da una nuova guerra civile tra il governo e la tribù separatista, che oggi denuncia un massacro supportato dai mercenari di Mosca

Matteo Giusti

Matteo GiustiGiornalista

Articolo solo per abbonati
Kiev, settembre 2014. Un incendio divampa a seguito degli scontri in piazza Maidan

Ucraina 2014-2024: la guerra continua

Dieci anni fa le proteste in piazza Maidan, a Kiev, segnavano l'inizio delle tensioni con il governo russo, sfociate nel 2022 in una guerra che non sembra avere via d'uscita. Il racconto per immagini di quei giorni

Matthias Canapini

Matthias CanapiniScrittore e fotografo

Mosca, 9 febbraio 2024. Vladimir Putin durante l'intervista del giornalista americano Tucker Carlson al Cremlino Epa/Gavriil Grigorov/Sputnik/Kremlin pool mandatary credit

Media russi in esilio, il racconto di tre cronisti che Putin non vuole

Mikhail, Valeria e Roman lavorano lontano dal loro Paese per testate che dopo l'invasione dell'Ucraina sono finite nella lista nera del Cremlino. Non sanno quando potranno tornare a casa, ma nel frattempo continuano a scrivere su Mosca dall'estero

Camilla Consonni

Camilla ConsonniGiornalista

Moscow, February 9, 2024. Vladimir Putin during the interview of the American journalist Tucker Carlson in the Kremlin (Credits EPA/Gavriil Grigorov/Sputnik/Kremlin pool mandatary credit)

Russian media in exile, the story of three journalists Putin does not want

Mikhail, Valeria and Roman work far from their country for newspapers that were blacklisted by the Kremlin after the invasion of Ukraine. They do not know when they will be able to return home, but in the meantime they continue to write about Moscow …

Camilla Consonni

Camilla ConsonniGiornalista

Retata nazifascista di fronte al Palazzo Barberini a Roma, marzo 1944 (Bundesarchiv via Wikimedia Commons, CC-BY-SA 3.0)

"Quando mio padre sfuggì ai nazifascisti"

Nel 1943, mio padre Giuseppe Mira sfuggì alla retata della "Banda Koch" che stanava ebrei e antifascisti nascosti in strutture della Chiesa a Roma. La memoria va tenuta viva, soprattutto ora

Toni Mira

Toni MiraGiornalista e componente del comitato scientifico de lavialibera

Contro il buio che avanza

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