Cosa nostra

Nel 1984 il pentito Tommaso Buscetta racconta al giudice Giovanni Falcone che boss e affiliati chiamano la loro organizzazione Cosa nostra. Dopo il maxiprocesso di Palermo abbiamo imparato a farlo tutti.

Nata in Sicilia a metà dell’Ottocento, sbarcata in America, la mafia siciliana è tradizionalmente organizzata in famiglie, con una Cupola che raccoglie i boss dei mandamenti più importanti. È la mafia che negli ultimi 150 anni ha fatto più vittime innocenti, con un crescendo a partire dagli anni Settanta, quando le cosche corleonesi avviarono la stagione stragista.

Cosa nostra oggi: l’ala militare dei clan è schiacciata dall’azione repressiva e dalla collaborazione dei pentiti; i capi corleonesi, Totò Riina e Bernardo Provenzano, sono morti in carcere; gli “scappati” sono tornati dagli Stati Uniti; cresce un’élite criminale non sempre inquadrabile secondo vecchi canoni. Matteo Messina Denaro, originario di Castelvetrano (Tp), è stato l'ultimo boss stragista in libertà: la sua latitanza è terminata il 16 gennaio 2023 ed è morto pochi mesi dopo. Cosa nostra, però, non è ancora sconfitta.

Perugia, 9 settembre 1996. Tommaso Buscetta (di spalle a destra) durante la sua deposizione al processo Pecorelli, nell'aula bunker del carcere di Capanne. Foto di S. Medici/Ansa

I collaboratori di giustizia e il "contratto" con lo Stato

I pentiti di mafia, criminali che scelgono di collaborare con la giustizia, ottengono in cambio uno sconto di pena e altri benefici. Quando escono dal carcere, a volte con una nuova identità, sono inseriti in programmi speciali che prevedono …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Palermo, 31 maggio 1999. Toto' Schillaci sul campo della Favorita per l'amichevole Italia - Germania. Foto di M.Palazzotto/Ansa

È morto Totò Schillaci, che negli anni bui della mafia fu una gioia per i palermitani

I tifosi avversari lo chiamavano terrone e gli dedicavano cori offensivi, poi al Mondiale si trasformò in eroe nazionale riscattando l'immagine di una città che viveva anni bui. Dopo la strage di Capaci, l'allenatore della Juventus gli disse: "Avete …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

July 19, 1992, in via D'Amelio, in Palermo, a car packed with explosives explodes upon the arrival of the deputy prosecutor Paolo Borsellino and his escort (Source: Wikipedia)

The Anti-Mafia Commission attempts to shed light on the killing of Paolo Borsellino

Hours and hours of hearings, hundreds of pages of reports, little news. The anti-mafia commission chaired by Chiara Colosimo wants to answer the questions of Paolo Borsellino's sons. The version offered so far by their lawyer Trizzino traces that of …

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

L'aeroporto di Malpensa, intitolato a Silvio Berlusconi (Sergio Scandroglio/Pexels)

L'aeroporto di Berlusconi

Lo scalo di Milano-Malpensa è stato intitolato a Silvio Berlusconi: segno dell'enorme difficoltà della politica a fare i conti con la mafia e di una Lega con le idee confuse

Isaia Sales

Isaia SalesProfessore di Storia delle mafie

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Palermo, 23 dicembre 2002. Lo striscione esposto durante la partita Palermo-Ascoli allo stadio La Favorita. Foto di Franco Lannino/Ansa

Qui Palermo. I legami tra ultras e Cosa nostra

Dallo striscione contro il carcere duro alle richieste di aiuto ai boss di Cosa nostra per dirimere i contrasti tra capi ultras allo stadio Renzo Barbera. A Palermo ci sono legami tra mafia e tifoseria

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