Cosa nostra

Nel 1984 il pentito Tommaso Buscetta racconta al giudice Giovanni Falcone che boss e affiliati chiamano la loro organizzazione Cosa nostra. Dopo il maxiprocesso di Palermo abbiamo imparato a farlo tutti.

Nata in Sicilia a metà dell’Ottocento, sbarcata in America, la mafia siciliana è tradizionalmente organizzata in famiglie, con una Cupola che raccoglie i boss dei mandamenti più importanti. È la mafia che negli ultimi 150 anni ha fatto più vittime innocenti, con un crescendo a partire dagli anni Settanta, quando le cosche corleonesi avviarono la stagione stragista.

Cosa nostra oggi: l’ala militare dei clan è schiacciata dall’azione repressiva e dalla collaborazione dei pentiti; i capi corleonesi, Totò Riina e Bernardo Provenzano, sono morti in carcere; gli “scappati” sono tornati dagli Stati Uniti; cresce un’élite criminale non sempre inquadrabile secondo vecchi canoni. Matteo Messina Denaro, originario di Castelvetrano (Tp), è stato l'ultimo boss stragista in libertà: la sua latitanza è terminata il 16 gennaio 2023 ed è morto pochi mesi dopo. Cosa nostra, però, non è ancora sconfitta.

Corleone (Pa), 24 maggio 2012. Placido Rizzotto saluta il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante i funerali dello zio sindacalista. Foto di P. Giandotti/Ansa

È morto Placido Rizzotto, il nipote del sindacalista ucciso dalla mafia

Figura carismatica della rete di Libera in Sicilia, nel 2009, contribuì al ritrovamento dei resti dello zio, sindacalista ucciso da Cosa nostra nel 1948 per aver lottato a fianco dei braccianti

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Dietro l'omicidio Agostino, Cosa nostra, servizi e destra eversiva

Dietro l'omicidio Agostino, Cosa nostra, servizi e destra eversiva

La corte d'assise di Palermo ha condannato all'ergastolo il boss Gaetano Scotto, ritenuto insieme a Nino Madonia colpevole dell'uccisione dell'agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. Il poliziotto indagava sulle attività di …

Rino Giacalone

Rino GiacaloneGiornalista e direttore di Alqamah.it

Toni Servillo ed Elio Germano in una scena del film

Iddu, l'ultimo padrino. In un film il mondo grottesco di Matteo Messina Denaro

Una commedia nera ispirata dalla latitanza del boss di Castelvetrano, un "ipernarciso criminale", e dalla società che lo circonda "quintessenza del ridicolo". Colloquio con gli sceneggiatori e registi del film, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

Andrea Zummo

Andrea ZummoGiornalista, cinefilo e attivista di Libera

Articolo solo per abbonati
Perugia, 9 settembre 1996. Tommaso Buscetta (di spalle a destra) durante la sua deposizione al processo Pecorelli, nell'aula bunker del carcere di Capanne. Foto di S. Medici/Ansa

I collaboratori di giustizia e il "contratto" con lo Stato

I pentiti di mafia, criminali che scelgono di collaborare con la giustizia, ottengono in cambio uno sconto di pena e altri benefici. Quando escono dal carcere, a volte con una nuova identità, sono inseriti in programmi speciali che prevedono …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Palermo, 31 maggio 1999. Toto' Schillaci sul campo della Favorita per l'amichevole Italia - Germania. Foto di M.Palazzotto/Ansa

È morto Totò Schillaci, che negli anni bui della mafia fu una gioia per i palermitani

I tifosi avversari lo chiamavano terrone e gli dedicavano cori offensivi, poi al Mondiale si trasformò in eroe nazionale riscattando l'immagine di una città che viveva anni bui. Dopo la strage di Capaci, l'allenatore della Juventus gli disse: "Avete …

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

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