Torino, 26 marzo 2025. Alessandro Barbero interviene al Teatro Carignano per la Biennale Democrazia (Foto di Elisa Giordano)
Torino, 26 marzo 2025. Alessandro Barbero interviene al Teatro Carignano per la Biennale Democrazia (Foto di Elisa Giordano)

Per lo storico Alessandro Barbero, aumentare le spese militari "innesca il paradosso della sicurezza"

La nostra epoca assomiglia a quella che ha preceduto la Prima guerra mondiale. Le potenze sono prese da una corsa agli armamenti alimentata dalla retorica dell'invasione e da un'opinione pubblica impaurita. L'intervento di Alessandro Barbero alla manifestazione "Non al riarmo" del 5 aprile 2025

Alessandro Barbero

Alessandro Barberostorico

1 novembre 2025

A noi storici spesso chiedono: "Ma l’epoca nostra a quale periodo del passato assomiglia?". Io purtroppo negli ultimi tempi comincio ad avere sempre più l’impressione che assomigli paurosamente agli anni che hanno preceduto lo scoppio della Prima guerra mondiale del 1914. Allora l’Europa usciva da un lungo periodo di pace, escluse le guerre nei Balcani e quelle coloniali in cui tutti i paesi europei si erano imbarcati. Anche adesso abbiamo alle spalle un lungo periodo di pace, eccenzion fatta per la Jugoslavia, il bombardamento di Belgrado o le guerre coloniali che ci sono anche oggi. Però è vero che i grandi paesi dell’Occidente non si fanno la guerra da tanti anni.

Guerre, vertigine e disincanto. Leggi la presentazione del numero

La “prossima guerra” in vista

Nei cinque anni prima dello scoppio della Grande guerra, le maggiori potenze europee aumentarono le spese militari del 50 per cento in media, nell’illusione di essere più sicure. Ma questa illusione innesca un paradosso: il paradosso della sicurezza.

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2025 - Numero 35

Riarmo, il grande inganno

Mine antiuomo, piani sanitari segreti e finanziamenti "sostenibili": tutti i trucchi con cui l'Europa ci porta alla guerra

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