Roma, giugno 2025. Manifestazione contro guerra a riarmo. Foto di Rete dei Comunisti
Roma, giugno 2025. Manifestazione contro guerra a riarmo. Foto di Rete dei Comunisti

I nostri soldi per fare la guerra

Banche e app promettono guadagni allettanti, senza avvertire che i risparmi finiranno in armi. Abbiamo simulato investimenti su Intesa Sanpaolo, Revolut, Satispay e Poste italiane. Ecco cosa è successo

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Natalie Sclippa

Natalie SclippaRedattrice lavialibera

1 novembre 2025

Una cosa è certa: chi versa dei soldi su un conto corrente non sa esattamente che fine farà quel denaro. La banca può decidere di utilizzare i risparmi come meglio crede, ad esempio investendo su armi e difesa, senza che il cliente ne sia a conoscenza. Anche in caso di investimenti su azioni, fondi e obbligazioni, non sempre gli istituti o le app offrono servizi finanziari trasparenti. Ciò significa che il riarmo viene sostanzialmente finanziato anche da pensionati, giovani e lavoratori, spesso inconsapevoli.

Luigi Ciotti: "Non combatteremo la vostra guerra"

Gli istituti sono tenuti a comunicare al ministero dell’Economia e delle finanze soltanto le transazioni relative a esportazioni, importazioni e transito di armamenti, che poi vengono riportate in una relazione annuale al parlamento (vedi p. 33). Secondo l’ultima, sono 31 le banche che nel 2024 ne hanno registrate per un importo complessivo di 4,5 miliardi di euro.

La rivista

2025 - Numero 35

Riarmo, il grande inganno

Mine antiuomo, piani sanitari segreti e finanziamenti "sostenibili": tutti i trucchi con cui l'Europa ci porta alla guerra

Riarmo, il grande inganno
Vedi tutti i numeri

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar

Ogni terza domenica del mese, CapoMondi, la rassegna stampa estera a cura di Libera Internazionale