Italia-Libia

Nel binomio Italia-Libia, sono raccolti decenni di relazioni internazionali complicate. Trentacinque anni di colonialismo, con il territorio libico annesso al Regno d’Italia. La crisi diplomatica del 1986, con i missili di Gheddafi puntati su Lampedusa. Gli accordi economici degli anni Novanta e 2000, parte di un processo di riappacificazione.

Oggi parlare di rapporti Italia-Libia significa discutere essenzialmente di immigrazione. Il primo tassello lo pose il Governo Berlusconi, nel 2008, con il Trattato di Bengasi, con cui la Libia si impegnava a fermare i “clandestini” in partenza dalle sue coste. L’impegno sui cosiddetti respingimenti è stato poi confermato dal Governo Monti, con l’accordo del 2012, e da quello Gentiloni, con il Memorandum firmato dal Ministro degli interni Minniti nel 2017 (poi sempre rinnovato). Un’intesa che ha sollevato forti critiche, soprattutto per il ruolo assegnato alla Guardia Costiera libica, che riceve parte dei finanziamenti italiani, e per la scoperta, nel paese africano, di centri di detenzione per migranti trasformati in veri e propri lager di tortura.

3 ottobre 2013, i cadaveri morti in uno dei più letali naufragi di un'imbarcazione di migranti nel Mediterraneo (Ansa)

Dare un nome a chi muore in mare

Identificare le salme dei migranti morti affogati nel Mediterraneo non è facile. Non esistono procedure standard: il prelievo del Dna e il rintracciamento dei parenti dipendono dalla buona volontà delle procure e da iniziative di volontariato. Circa …

Paolo Valenti

Paolo ValentiRedattore lavialibera

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoGiornalista

Il registro comunale conserva una foto della sepoltura dei migranti al cimitero cittadino (Foto Marco Panzarella)

Migranti, morti senza nome

Sono 3mila i migranti annegati nel Mediterraneo centrale, ripescati e accolti nei cimiteri di piccoli comuni del Sud Italia. La maggior parte riposa sotto lapidi anonime, identificati solo da un numero. Forse c'è chi li cerca ancora

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

Migranti arrivano via mare. Foto di Sandor Csudai/ Asgi

Non convertire il decreto Cutro

È quanto chiedono, assieme all'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), le organizzazioni e le reti firmatarie di un appello sottoscritto anche da Libera e Gruppo Abele. Il Senato ha già approvato con alcune modifiche, tocca ora alla …

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Il soccorso effettuato ieri dalla Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere. Credits: Geo Barents

Decreto Meloni, le ong: "Continueremo a salvare vite in mare"

Porti di sbarco lontani, niente salvataggi multipli, né trasbordi: il governo Meloni sta rendendo sempre più difficili e costosi i soccorsi in mare delle organizzazioni non governative, che ora si rivolgono al Tar

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoGiornalista

Le immagini che riprendono l'equipaggio della Iuventa allontanare delle imbarcazioni

Il caso Iuventa e la criminalizzazione della solidarietà

È in corso a Trapani il processo Iuventa, il primo contro le ong ad arrivare in fase di udienza preliminare. Ma si basa su prove in parte già smentite e ci sono preoccupazioni sulla possibile violazione delle garanzie procedurali

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoGiornalista

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