29 febbraio 2024
L'amicizia tra Kenza e Fatiha ha gli occhi dell'ingenuità infantile, è pura e sincera. Cresce nella stessa casa, ma ai lati opposti della società. Kenza è la nipote di uno tra gli uomini più potenti di Casablanca, frequenta la scuola europea, parla solo francese e si prepara a lasciarsi alle spalle un Marocco soffocante per andare a studiare a Parigi. Fatiha, invece, è la figlia della sua governante e deve fare i conti con una realtà in cui le ragazze interrompono gli studi non appena i genitori combinano il matrimonio e in cui la libertà è una chimera sognata in silenzio.
Sono le protagoniste de Il passaporto verde, romanzo d'esordio di Zineb Mekouar, tradotto da Giuseppe Maugeri ed edito dalla casa editrice Nord. L'autrice franco-marocchina dipinge nelle sue pagine un affresco del Marocco contemporaneo intriso di contrasti: tradizione e modernità, fascino e rifiuto dell'Occidente, povertà schiacciante e ricchezza appariscente.
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