Un banchetto della storica raccolta di firme a sostegno della legge per il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie
Un banchetto della storica raccolta di firme a sostegno della legge per il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie

Trent'anni di Libera: beni confiscati, territori rigenerati

A 29 anni dalla legge, i patrimoni sottratti ai mafiosi sono diventati presidi di legalità e di giustizia sociale. Per questo vanno difesi

Tatiana Giannone

Tatiana GiannoneSettore beni confiscati e Università di Libera

1 marzo 2025

“Raccogliere entro l’estate un milione di firme: è l’obiettivo della prima campagna nazionale promossa dall’associazione Libera per chiedere l’utilizzo a scopi sociali dei beni confiscati ai mafiosi”. Così iniziava l’articolo firmato da Luigi Ciotti e pubblicato il 30 giugno 1995 su 27 quotidiani per giungere alla restituzione alla cittadinanza delle ricchezze illecitamente accumulate dalle mafie.

Guida ai beni confiscati alle mafie

In questi primi trent'anni di Libera, la rete ha costruito un pezzo importante della storia della nostra democrazia e il riuso sociale dei beni confiscati ai mafiosi ha contribuito a rigenerare i territori. Oggi, guardiamo alla strada che si apre davanti a noi, immaginando come far camminare le idee di Pio La Torre sulle nostre gambe.

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