Razza sì o razza no?

Crescono le richieste di eliminare la parola "razza" dalla Costituzione. Ma siamo certi che eliminare la parola serva a ridurre il razzismo?

Francesco Remotti

Francesco RemottiProfessore emerito di Antropologia culturale dell'Università di Torino

13 ottobre 2021

“Mai più la parola razza”: in questo modo in un articolo di Sergio Rizzo (La Repubblica, 14 settembre 2021) si riassume l’appello espresso dal G20 Interfaith (Bologna, 13 settembre 2021) al fine di cancellare la parola “razza” dalle Costituzioni nazionali. Sempre su La Repubblica, il 30 luglio 2021, il suo direttore Maurizio Molinari – venuto a conoscenza che nel Regolamento Ue 2016/679 si usa "l’agghiacciante espressione 'origine razziale o etnica'” in riferimento ai dati personali – aveva preannunciato battaglia per espellere la parola razza dalle leggi italiane e europee, incluso l’articolo 3 della Costituzione.

La rivista

2023 - numero 22

Economia 'ndranghetista. Altro che locale

Con i criptofonini, i clan della Locride gestivano il narcotraffico internazionale da San Luca, paese di tremila anime arroccato sull'Aspromonte jonico. Tramite il "denaro volante", sistema informale di trasferimento di valore gestito da cinesi, con contatti a Dubai, pagavano la droga ai cartelli sudamericani. Con il beneplacito dei paramilitari, tonnellate di cocaina partivano da Colombia, Brasile e Ecuador per poi raggiungere il vecchio continente grazie agli operatori portuali corrotti dei principali scali europei. L'ultimo numero de lavialibera offre la mappa aggiornata degli affari della 'ndrangheta, così per come l'hanno tracciata le ultime indagini europee, in particolare l'operazione Eureka

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