A coniare il neologismo inglese è stato Peter Laufer, autore del libro Slow Journalism – Manifesto per un consumo critico dell’informazione. Negli ultimi anni, la riflessione sul tema si è allargata, si è infiltrata anche nelle stanze del giornalismo mainstream, saldandosi alle discussioni sul data journalism o giornalismo di precisione e al tema della sostenibilità dei progetti editoriali. Riflettere sul giornalismo può sembrare un passatempo per addetti ai lavori. In realtà, significa soprattutto parlare del diritto di chiunque a essere informato correttamente e dunque anche di democrazia, giustizia e libertà.
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