Potenza, 21 marzo 2011
Potenza, 21 marzo 2011

Trent'anni di Libera, la sfida è nel presente

L'anniversario cade in un momento particolarmente delicato per l'Italia, l'Europa e il resto del mondo. Ma è proprio nelle fasi cruciali che i giornali e il lavoro culturale possono svolgere un ruolo determinante

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

1 marzo 2025

  • Condividi

Libera compie trent’anni e lo fa in un momento particolarmente delicato per l’Italia, l’Europa e il resto del mondo. Soffiano venti di revisionismo storico, si stringe la morsa repressiva, prende forma l’attacco ai presidi democratici, sono annunciate alleanze oscure e paci ingiuste. Il sentimento più diffuso tra chi non è già salito sul carro dei vincitori è di sconforto, spesso accompagnato da preoccupazione per ciò che accade e che potrebbe ancora accadere.

L'editoriale di Luigi Ciotti: Trent'anni di Libera, un impegno senza fine

Eppure, la storia ci insegna che il passato è stato, prima di tutto, un presente fatto di scelte, complicità, attendismi e disobbedienze. Sta a ciascuno di noi decidere da che parte stare. Nelle fasi cruciali, anche i giornali e il lavoro culturale possono svolgere un ruolo determinante. Non è un caso che Libera sia nata dopo la fondazione di una rivista, Narcomafie, concepita all’indomani delle stragi mafiose del 1992-93 come spazio di riflessione e documentazione per le numerose realtà impegnate "nell’ambito del sociale, dei movimenti pacifisti e delle associazioni ambientaliste", con l’obiettivo di dar vita a "una mobilitazione anzitutto di tipo culturale".

 

La storia ci insegna che il passato è stato, prima di tutto, un presente fatto di scelte, complicità, attendismi e disobbedienze. Sta a ciascuno di noi decidere da che parte stare

Oggi, nel suo piccolo, lavialibera festeggia i suoi primi cinque anni di vita ribadendo di voler essere, insieme ad altre testate simili, un baluardo contro l’omologazione del pensiero. In un contesto mediatico sempre più concentrato nelle mani di pochi grandi gruppi, i giornali indipendenti possono svolgere un ruolo fondamentale nel garantire la riflessione critica spesso bandita dai circuiti mainstream, e nel mantenere accesa l’attenzione sui tentativi di mistificazione, propaganda e diffusione di narrazioni distorte della realtà.

Nando dalla Chiesa: "Così cambiò l'antimafia"

Lavialibera è al fianco di Libera e della sua rete

Non dimentichiamo che l’antimafia, parola che Luigi Ciotti ha più volte invitato a "mettere in quarantena" perché logorata da anni di uso improprio, è al tempo stesso battaglia dei familiari delle vittime innocenti e lotta popolare contro le collusioni tra poteri legali e criminali, uniti nel soffocare e abusare di chi rifiuta di piegarsi alle loro regole.

La lotta al crimine organizzato è parte integrante di una battaglia più ampia per la giustizia sociale e, per questo, non può prescindere da una visione complessiva della società e del mondo. Ciò spiega l’eterogeneità delle attività di Libera e la varietà di temi affrontati da questo giornale. Come non si può combattere la mafia senza risalire alle radici delle discriminazioni e delle ingiustizie, allo stesso modo non si può avere una visione completa del nostro Paese senza comprendere a fondo il fenomeno mafioso.

Qui e ora

La tentazione più grande, e la più pericolosa, è credere che tutto sia già scritto. Per fare i conti con la realtà a lavialibera abbiamo scelto di adottare una veste più sobria. Abbiamo ridotto leggermente le dimensioni della versione cartacea per concentrare le nostre energie sui contenuti e sulla loro diffusione, anche in digitale. Questa scelta riflette il nostro impegno verso un’informazione più sostenibile, approfondita ed ecologica, nella convinzione che sia necessario fare di più per abbattere le barriere economiche e geografiche e raggiungere chiunque.

La tentazione più grande, e la più pericolosa, è credere che tutto sia già scritto

La forza di questo giornale risiede nel suo impegno quotidiano: informare, scavare, ispirare e contribuire a costruire un presente più giusto. Con questa trasformazione saremo ancora più vicini a lettrici e lettori, ovunque si trovino. Per continuare a disobbedire insieme.

Da lavialibera n° 31, È tempo di muoversi

  • Condividi

La rivista

2025-numero 31

È tempo di muoversi

NUMERO SPECIALE: Libera compie trent'anni e guarda avanti: l'impegno per l'affermazione della libertà contro ogni forma di potere mafioso è più che mai attuale

È tempo di muoversi
Vedi tutti i numeri

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar

Ogni terza domenica del mese, CapoMondi, la rassegna stampa estera a cura di Libera Internazionale