Dal 1996 ogni anno, nel primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Dal 1996 il lungo elenco di vittime innocenti, recitato pubblicamente nelle piazze, è diventato un interminabile rosario civile che fa rivivere il sacrificio di centinaia di innocenti. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, il 21 marzo è stato riconosciuto per legge come “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Dirigente Pci, padre del 416 bis e della confisca dei beni ai mafiosi, La Torre era uno strenuo difensore dei diritti dei poveri. Incarcerato dopo uno scontro con la polizia che stava reprimendo un corteo di contadini, è stato consigliere comunale a …
La guerra, la violenza, il lavoro, il bisogno di verità. C'è tutto questo nel discorso di Luigi Ciotti per la XXVII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Discorso che termina con un appello diretto ai mafiosi, …
Per la giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie a Napoli, Daniela Marcone – referente di Libera per l'area Memoria – propone di modificare alcune parole non adeguate a "situazioni che hanno scavato profondamente …
Secondo la giustizia, Bruno Caccia è stato ucciso da due uomini legati alla 'ndrangheta. "Questo piccolo pezzo di verità non ci basta", sostiene la figlia Paola. L'ex magistrato Mario Vaudano ripercorre la pista alternativa poco approfondita dagli …
Il 9 agosto del 2017 Luigi e Aurelio, due agricoltori innocenti, sono stati uccisi da un commando che aveva appena fatto fuori il boss Mario Luciano Romito, rivale del clan Li Bergolis. Parlare di mafia garganica non è più tabù, ma "nessuno denuncia"
Condannato all'ergastolo Madonia, esecutore del delitto. Le indagini vanno avanti da 32 anni, dimostrando quanto sia difficile la ricerca della verità per i familiari delle vittime di mafia
A trent'anni dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio, lavialibera propone a lettrici e lettori un numero speciale: una riflessione a più voci sugli anni che ci separano dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un antidoto contro la retorica delle celebrazioni