La Commissione parlamentare antimafia, istituita nel 1962 (ma riunita per la prima volta nel 1963 dopo la strage di Ciaculli, a Palermo), è la più importante istituzione politica antimafia. Composta da venticinque senatori e venticinque deputati, nominati in proporzione dei componenti dei gruppi parlamentari, è dotata di poteri d’inchiesta analoghi a quelli dell’autorità giudiziaria. La sua sede è a Palazzo San Macuto, nel centro di Roma.
Tra i suoi compiti, rinnovati ad ogni legislatura, ci sono la proposta di norme antimafia e la valutazione di quelle esistenti.
La commissione parlamentare antimafia non si è ancora insediata. Si attende la nomina del presidente che potrebbe essere la deputata di Fratelli d'Italia Chiara Colosimo, vicina all'ex terrorista nero Luigi Ciavardini. Molti familiari di vittime …
La commissione parlamentare antimafia di Nicola Morra dedica un approfondimento alle rivolte nei penitenziari del marzo 2020 per i primi provvedimenti anti-Covid e sospetta siano state manovrate dalla criminalità organizzata. Una conclusione ben …
Dopo l'operazione Perfido, la commissione parlamentare antimafia indaga sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nella provincia di Trento e nel suo tessuto amministrativo ed economico. Nicola Morra attacca il presidente Maurizio Fugatti (Lega). Per i …
Questa settimana i deputati discutono e votano la riforma dell'ergastolo ostativo, necessaria dopo l'ordinanza della Corte costituzionale che dava un anno di tempo al parlamento per modificarlo. Frutto di molte mediazioni, prevede nuovi controlli …
Dalla fine di novembre il centrodestra blocca i lavori in seguito alle dichiarazioni del presidente Nicola Morra su Jole Santelli, presidente della Calabria scomparsa il 15 ottobre
Studierà le infiltrazioni nelle aziende e il tentativo di ottenere gli aiuti statali, ma anche il welfare criminale e le buone pratiche messe in atto dalla società civile nelle aree più fragili del Paese. Attenzione anche sulle liste delle prossime …
In questa terra di mezzo tra Roma e Napoli i soldi girano e ne girano tanti, ma è un benessere di facciata. Dove mafie e corruzione non fanno scandalo, criminali e politici fanno selfie assieme, i cittadini si adeguano e chi protesta è accusato di essere un moralista