Cosa significa transizione ecologica? In Italia, nel gennaio del 2021, ce lo siamo chiesto in ogni casa, mentre i TG annunciavano i nomi del neonato Governo di Mario Draghi e l’istituzione di un Ministero della transizione ecologica, affidato a Roberto Cingolani. In estrema sintesi, l’espressione indica la volontà di passare da un modello economico e produttivo basato su fonti di energia molto inquinanti (fossili) a un’altro che valorizza, invece, fonti rinnovabili e green. L’obiettivo è coniugare crescita economica e sostenibilitàecologica in tutti i settori, dall’agricoltura all’industria, dai trasporti ai servizi.
La transizione ecologica costituisce l’asse più importante di investimenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il programma con cui l’Italia intende spendere i soldi del Recovery Fund e di NextGenerationEU. Scelta che risponde al più ampio contesto internazionale, caratterizzato da una nuova fiammata di proteste ambientaliste e da summit intergovernativi specificamente dedicati alla questione. Tra le buone intenzioni e la loro attuazione continua però a vivere la difficoltà di superare realmente il modello di crescita economico capitalistico, che non è messo in discussione, se non dai movimenti, ma semplicemente aggiornato alle nuove esigenze poste dalla crisi climatica.