Diritti dei lavoratori

La storia dei diritti dei lavoratori, in Italia, è il racconto di una battaglia lunga e complessa, che ancora oggi non si può dire terminata. Due sono le pietre miliari di questo percorso: la Costituzione e lo Statuto dei diritti dei lavoratori. La Costituzione, dopo l’affermazione di principio che vuole la Repubblica italiana fondata proprio sul lavoro, torna sul tema in diversi articoli, sancendo i seguenti diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzione proporzionale all’attività svolta, ferie e riposo settimanale, parità di trattamento tra uomo e donna, assistenza in caso di infortunio, malattia o vecchiaia, associazione sindacale, sciopero. Dopo l’approvazione della Costituzione, però, furono necessari circa 25 anni affinché quei principi trovassero dettaglio in una normativa organica espressamente dedicata ai lavoratori, cioè le legge 300/1970, la cui entrata in vigore è stata frutto di una stagione di forti lotte sindacali alla fine degli anni ‘60. Per decenni, lo Statuto dei lavoratori ha rappresentato un simbolo ma anche uno strumento efficace di tutela.
Oggi la sua capacità di incidere sul mercato del lavoro appare appannata, a causa di alcune modifiche che ne hanno minato l’impianto di base ma soprattutto in conseguenza delle profonde mutazioni che hanno attraversato il tessuto sociale ed economico.

(Anthony Fomin/Unsplash)

Attenzione, caduta operai

Ogni anno in Italia più di mille persone muoiono in seguito a incidenti sul luogo di lavoro: "Oltre 6-700mila episodi, mediamente uno al minuto", dice Bruno Giordano, direttore dell'Ispettorato. E con la pandemia l'andamento è anche peggiorato

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

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Cooperazione contro precarietà e disuguaglianze

Il lavoro in Italia è instabile, povero e non retribuito a sufficienza. Cinque proposte per una società più equa e giusta, che ridia credibilità alla democrazia

Giuseppe De Marzo

Giuseppe De MarzoCoordinatore nazionale Rete dei numeri pari

(Marten Bjork/Unsplash)

Dimissioni volontarie, è davvero una rivoluzione culturale?

Durante la pandemia tante persone hanno scelto di abbandonare il loro impiego: è il fenomeno della Great resignation. Non è chiaro se si tratti di una svolta epocale o soltanto di un fisiologico andamento del mercato del lavoro

Marco Panzarella

Marco PanzarellaRedattore lavialibera

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Il ministro Orlando: "Il futuro del lavoro passa dai diritti digitali"

Algoritmi che valutano le prestazioni, app che fanno incetta di dati: un modello che si sta espandendo anche in settori tradizionali dell'economia. Intervista al ministro del Lavoro Andrea Orlando

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Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

(Marten Bjork/Unsplash)

La grande fuga dal lavoro

Povertà, infortuni, morti, nuove forme di sfruttamento, malessere e stress. Siamo certi che a queste condizioni lavorare sia ancora una forma di libertà?

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

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