Riduzione del danno

Il termine riduzione del danno, applicato alla tossicodipendenza, indica quell’insieme di scelte politiche e azioni operative finalizzate a diminuire gli effetti negativi legati all’uso di droghe, sia fisici e sanitari, sia sociali. Le strategie di riduzione del danno caratterizzano in particolare i cosiddetti interventi a bassa soglia, che garantiscono la massima accessibilità diminuendo o azzerando i prerequisiti di accesso e la permanenza a luoghi fisici, come i drop-in, oppure quelli che cercano e raggiungono le persone all'aperto e nei luoghi più frequentati, come fanno le unità mobili, ad esempio. A differenza degli interventi di alta soglia (o drug free), le pratiche di riduzione del danno non presuppongono lo stato di astinenza e non qualificano il tossicodipendente come un malato

Da un punto di vista operativo, le più comuni pratiche di riduzione del danno sono: 1. la distribuzione gratuita di materiale sterile (come le siringhe) e di un farmaco salvavita nel caso di uso di oppiacei (il naloxone); 2. la somministrazione del metadone; 3. l’organizzazione di presidi per il controllo delle sostanze psicotrope nelle occasioni di consumo (ad esempio il drug checking nei free party, o rave); 4. la creazione di canali di comunicazione, informazione e sensibilizzazione che sfruttano anche il supporto fra pari (peer education).

In Italia, le politiche di riduzione del danno hanno avuto piena cittadinanza nel dibattito pubblico sulla tossicodipendenza solo dopo il 1993, quando è stato depenalizzato il consumo personale di droghe. Il ritardo rispetto al resto del mondo è stato notevole, se si considera che il primo intervento di riduzione del danno riconosciuto come tale è il Methadone by Bus, attivo ad Amsterdam nel 1979, e che da circa un quarto di secolo è indicato come uno dei quattro pilastri irrinunciabili dei piani di azione dell’Unione europea. La riduzione del danno è stata inclusa tra le prestazioni obbligatorie del servizio sanitario pubblico (i cosiddetti livelli essenziali di assistenza, Lea) solo nel 2017, ma non da tutte le regioni.

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