Frodi comunitarie

Le frodi comunitarie sono tutte quelle truffe che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea: fondi pubblici destinati a opere o settori dell’economia in difficoltà, denaro che parte da Bruxelles con un obiettivo ma, arrivato al destinatario, non viene utilizzato per gli scopi previsti. Tra i casi più comuni, ci sono le frodi comunitarie in agricoltura, ma anche altri settori non sono indenni, vista l’abbondanza di fondi Ue che vengono elargiti annualmente e che circolano nelle economie nazionali. Tali attività fraudolente, in cui talvolta è coinvolta la criminalità organizzata, sono stigmatizzate in modo molto netto a livello continentale, e il corretto utilizzo dei fondi europei è uno degli impegni fondamentali che gli stati membri dell’Unione devono assumere. Da esso, infatti, discendono le possibilità di un concreto e solido sviluppo economico. Ogni singolo Stato membro deve impegnarsi nella repressione delle frodi comunitarie (per il cosiddetto principio di assimilazione) A tal fine, in Italia è stato istituito, all’interno della Guardia di Finanza, un apposito Nucleo per la repressione delle frodi nei confronti dell’Ue.

Inoltre, con decreto legislativo 75/2020 (integrato dal decreto legislativo 156/2022) è stata recepita la Direttiva Pif - Protezione interessi finanziari del 2017, con cui l’Unione Europea ha indicato le fattispecie di reato che è necessario introdurre negli ordinamenti nazionali (con adeguate sanzioni) per tutelare gli interessi comunitari dalle frodi.

Abruzzo, pecore al pascolo (foto di Marco Panzarella)

Come pecore in mezzo ai lupi

Mafie, imprenditori e colletti bianchi truffano l'Ue per milioni di euro e a farne le spese sono l'ambiente e i piccoli pastori. Oltre alle casse pubbliche

Elena Ciccarello

Elena CiccarelloDirettrice responsabile lavialibera

Un gruppo di pastori abruzzesi mangia frattaglie di ovino

L'Aquila, Lina Calandra: "La mafia è nei pascoli"

Lina Calandra, professoressa di Geografia all'Università de L'Aquila, con il suo gruppo di lavoro ha svelato il sistema usato da criminalità e imprenditoria per spartirsi i fondi europei

Natalie Sclippa

Natalie SclippaRedattrice lavialibera

Tino Colacillo

Tino ColacilloCollaboratore La Nuova Ecologia

Articolo solo per abbonati
Nunzio Marcelli, allevatore di Anversa degli Abruzzi. Foto di Marco Panzarella

Mafia dei pascoli, predoni d'Abruzzo

La regione del centro Italia è coinvolta in un giro d'affari milionario che si gioca sui terreni, tra incendi e minacce. Ma resta lontana dai controlli

Natalie Sclippa

Natalie SclippaRedattrice lavialibera

Articolo solo per abbonati
Nei pascoli abbandonati i deserti d'Europa

Nei pascoli abbandonati i deserti d'Europa

Gli effetti perversi delle politiche agricole non colpiscono solo l'Italia. Da est a ovest del Continente la pastorizia tradizionale è in crisi, mentre gli allevamenti chiudono o diventano intensivi

Giannandrea Mencini

Giannandrea MenciniGiornalista e scrittore

Proteste degli agricoltori davanti al parlamento di Strasburgo

Tira e molla sulla Pac

Nata per garantire la sicurezza alimentare, la Politica agricola europea è stata aggiornata per rispettare gli obiettivi climatici. Ora è a rischio deregulation

Redazione <br> lavialibera

Redazione
lavialibera

Articolo solo per abbonati

Contro il buio che avanza

Fatti, numeri, storie, inchieste, opinioni, reportage.
Per rimettere in gioco un futuro che sembra già scritto

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar

Ogni terza domenica del mese, CapoMondi, la rassegna stampa estera a cura di Libera Internazionale