
Don Italo Calabrò, pioniere dell'antimafia sociale

30 giugno 2023
Sono circa cento anni che i saharawi reclamano la loro indipendenza dal Marocco, ma il governo di Rabat non sembra intenzionato a indietreggiare. Questo popolo, composto da berberi e tribù arabe, è diviso da un muro di fango lungo oltre 2mila chilometri. Da una parte – in un’area ceduta a sovranità “temporanea” dal governo algerino alla Repubblica democratica araba dei Saharawi (Rasd) – c’è chi resiste nei campi profughi, dall’altra chi è rimasto sotto il dominio del Marocco. Di recente, il Fronte Polisario – un’organizzazione militante e politica del popolo sahariano nata nel 1973 – ha definito la propria strategia futura: "È il momento di intensificare la lotta contro il Marocco per porre fine all’occupazione e ripristinare la sovranità".
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Con i criptofonini, i clan della Locride gestivano il narcotraffico internazionale da San Luca, paese di tremila anime arroccato sull'Aspromonte jonico. Tramite il "denaro volante", sistema informale di trasferimento di valore gestito da cinesi, con contatti a Dubai, pagavano la droga ai cartelli sudamericani. Con il beneplacito dei paramilitari, tonnellate di cocaina partivano da Colombia, Brasile e Ecuador per poi raggiungere il vecchio continente grazie agli operatori portuali corrotti dei principali scali europei. L'ultimo numero de lavialibera offre la mappa aggiornata degli affari della 'ndrangheta, così per come l'hanno tracciata le ultime indagini europee, in particolare l'operazione Eureka
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