È tempo di staccare un po’ per ricaricare le energie, rinfrescare le idee e magari farcene venire di nuove e originali. Anche per noi de lavialibera.
Per alcune settimane lavoreremo a ranghi ridotti, per poi tornare con maggiore forza a fine agosto, pronte e pronti per il prossimo "autunno caldo" (con un nuovo numero e nuove iniziative). Ma c'è qualcosa che non va mai in vacanza: l’informazione e il diritto di sapere quel che succede in Italia e nel mondo.
Approfitta delle giornate più lunghe e i ritmi più lenti anche per delle letture diverse. Abbiamo selezionato per te una serie di articoli e approfondimenti leggeri, ma allo stesso tempo importanti, che ti permetteranno di nutrire mente e curiosità.
Non smettere di seguirci, a presto!
C'è un videogame che sovverte le logiche mainstream e lascia decidere se combattere il nemico o dialogare con lui. Si chiama Undertale ed è un prodotto di inatteso successo in un'industria virtualmente violenta e in rapida espansione
L'autore del bestseller Patria racconta il dolore delle vittime dei terroristi dell'Eta. Della democrazia europea dice: "Non è un paradiso sociale, ma è meno traumatica di una dittatura"
Niccolò Campriani, una vita di allenamenti, tre ori e un argento alle Olimpiadi nel tiro a segno. Dopo il ritiro ha allenato giovani in fuga da guerre e violenze per i giochi di Tokyo 2020
La scorsa estate, le tensioni tra atlete russe e ucraine ai mondiali di scherma hanno sollevato i primi dubbi in vista dei Giochi di Parigi 2024, a cui Mosca e Minsk non sono invitate. Lo storico Nicola Sbetti spiega i legami tra i giochi e le guerre
Nel paese dell'America latina un gruppo di venditrici si è riappropriato degli spazi pubblici per commerciare e gestire in autonomia il denaro guadagnato
Gli alberi hanno un ruolo fondamentale sul nostro pianeta: non è un caso che l’Amazzonia, la foresta più estesa, sia chiamata "il polmone della Terra". Aumentare il numero delle piante è importante, ma non può essere l'unica soluzione contro il riscaldamento globale
La nostra Carta fondamentale prevede una forma di felicità civica, che corrisponde alla possibilità di essere se stessi, partecipare alla costruzione della società e agire come cittadini attivi
Leggi l'analisi del costituzionalista Francesco Pallante
Nell'Africa tradizionale, familiari e gruppi di etnie diverse si ingiuriano reciprocamente per stemperare le tensioni e instaurare rapporti duraturi basati sull'ironia
Leggi il racconto dell'antropologo Francesco Remotti
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le azioni dei giovani che lottano contro il cambiamento climatico, ma nella maggior parte dei casi il dibattito pubblico si esaurisce con la condanna dei gesti (monumenti e opere d'arte imbrattati) senza approfondire le ragioni
In Italia sono ancora diffusi linguaggi e atteggiamenti discriminatori. In molti temono le persone africane, cedono ai pregiudizi e faticano ad accettare la loro cultura
"Non si può affrontare lo scandalo delle disuguaglianze e della povertà del nostro Paese, con un milione di persone in povertà assoluta e dieci milioni in povertà relativa, promuovendo strategie differenziate. L’autonomia non può essere differenziata perché la libertà è un bene comune”. Lo sostiene Luigi Ciotti in occasione dell'avvio della raccolta firme per il referendum abrogativo contro la legge sull’autonomia differenziata, una legge che divide e trasforma quei diritti sociali e civili in privilegi economici.
Con la legge sull’autonomia differenziata la garanzia dei diritti sul territorio nazionale è ad alto rischio, aumenterebbero le disuguaglianze, si renderebbe più incerto il diritto alla salute, al lavoro, alla mobilità, all'accesso ai servizi e all'ambiente. E quando impoverisci i territori, non offri politiche sociali, quando frantumi tutto e scarichi i problemi sui poteri locali le mafie sanno approfittare molto bene di quei vuoti.
Per questo, lo scorso 5 luglio, insieme a un cartello plurale di associazioni, sindacati, partiti e personalità del mondo politico e culturale, Libera ha depositato in Cassazione il quesito referendario per chiederne l’abrogazione. Servono 500mila firme entro il 30 settembre affinché il referendum possa essere indetto a giugno 2025. Diverse sigle e associazioni stanno organizzano presidi e banchetti in tutta Italia.
Sul sito del ministero della Giustizia è presente un sito Internet per firmare online. Mentre scriviamo è stato raggiunto oltre il 95% del quorum online. Clicca sul bottone sotto per dare il tuo contributo.