Cortina, la pista da bob in costruzione. Foto di M. Menardi
Cortina, la pista da bob in costruzione. Foto di M. Menardi

Per le Olimpiadi del 2026, Cortina è un cantiere

La cabinovia sulla frana, la pista in perdita, le casette trasportate con i tir: nel cuore delle Dolomiti i lavori procedono tra costi lievitati, tempi allungati e impatto sull'ambiente

Marina Menardi

Marina MenardiGiornalista, direttrice di Voci di Cortina

1 luglio 2025

Mancano circa sette mesi all’inizio dei Giochi olimpici e paralimpici invernali e a Cortina d'Ampezzo i lavori proseguono tra obiettivi raggiunti e ostacoli da superare. Ancora non si è trovato chi realizzerà la cabinovia Apollonio-Socrepes, l’assurdo impianto a fune che dovrebbe collegare il centro con la ski area delle Tofane, dove si svolgeranno le gare di sci alpino olimpico femminile e paralimpico, e che insiste su una frana che si muove dieci centimetri l’anno. Martedì 17 giugno Simico ha chiuso la gara che è andata deserta, ora resta da capire cosa farà il commissario straordinario, che potrebbe procedere per affidamento diretto (ammesso che si trovi una ditta disposta a effettuare i lavori). Intanto, il progetto è già valso a Cortina la “bandiera nera” di Legambiente: "Un’infrastruttura dall’impatto ambientale significativo e dalle molte criticità nel cuore delle Dolomiti", si legge nel rapporto Carovana delle Alpi 2025.

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