
Le armi bruciano il pianeta




Aggiornato il giorno 29 ottobre 2025
A 100 giorni dalla cerimonia di apertura, le aziende che supportano le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sono passate in pochi mesi da 45 a 57. Banca Intesa SanPaolo è entrata come premium partner, mentre Fincantieri, Istituto poligrafico della zecca dello Stato, Uber, Rinascente, Esaote, Lilly, Sudtirol, Trentino Marketing fanno parte degli sponsor della manifestazione. Anche Ottobock risulta in questa categoria, mentre fino a luglio era tra i supporter, dove compaiono ora anche Riello ups e Tinexta infocert.
1 luglio 2025. Da una parte, la promessa di Giochi sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. Dall'altra, la collaborazione con giganti dell'industria fossile e aziende note per lo sfruttamento di risorse naturali e manodopera. La contraddizione appare lampante scorrendo la lista dei 45 sponsor e partner ufficiali delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026. Un elenco che potrebbe allungarsi, visto che è ancora possibile candidarsi sui canali ufficiali dell’evento. Sul tavolo l’opportunità di "ottenere un vantaggio competitivo attestando la propria posizione di protagonista esclusivo" supportando "i Giochi con competenze specifiche, con un contributo economico e in parte con fornitura di know how, prodotti e/o servizi".
Gli incassi preventivati dalle sponsorizzazioni variano a seconda della categoria di prodotti o servizi offerti dall’azienda: 80 milioni di dollari per le società energetiche, 60 per banche e istituti finanziari, 30 per la grande distribuzione alimentare, 10 per chi produce bevande. Gli organizzatori hanno fatto sapere di essere vicini all’obiettivo di 500 milioni raccolti tramite questo canale, ai quali si aggiungono i 176 provenienti dai partner internazionali del “programma Top”. In totale, quindi, gli accordi con le aziende dovrebbero coprire circa il 40 per cento del budget per la sola organizzazione dell’evento (esclusi quindi i lavori per le infrastrutture), lievitato dai 1,3 miliardi di euro del dossier di candidatura a 1,7 dell’ultimo aggiornamento di aprile, anche a causa dell’inflazione.

Sulla pagina web delle Olimpiadi dedicata all’edizione dei Giochi di Milano Cortina compaiono 11 multinazionali che hanno contratti di partnership per più edizioni della manifestazione. Sono invece dieci le società controllate dallo Stato o partecipate da enti pubblici: Enel,Eni, Gruppo ferrovie dello Stato, Leonardo, Poste italiane, A2A, Tim, Fnm group, Ita Airways e Versalis (controllata da Eni, indirettamente a partecipazione statale). Su Eni il report del think tank New weather institute ha calcolato che "ogni contratto di sponsorizzazione con Eni genererà emissioni pari a 63,5 kg di CO2 equivalente per euro di sponsorizzazione". Secondo questi calcoli, 15 milioni di euro di sponsorship per Milano Cortina comporteranno un aumento delle emissioni di 953mila tonnellate di CO2 equivalente. Il colosso dell’intrattenimento live Eventim, gruppo di cui fa parte TicketOne che compare come "supporter ufficiale", contribuisce anche finanziando interamente la costruzione e il mantenimento post-Giochi dell’arena Santa Giulia di Milano.
Da lavialibera n° 33, Giochi insostenibili
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